Trump giura sulla Bibbia. Per l'America inizia una nuova era

Cerimonia solenne per l'insediamento di Trump. Poi il primo discorso da presidente, la parata e le feste di rito

Trump giura sulla Bibbia. Per l'America inizia una nuova era

Donald Trump ha giurato sulla Bibbia, ripetendo la formula solenne pronunciata dal presidente della Corte Suprema, John Roberts. I suoi cinque figli sono vicino a lui, insieme alle massime autorità del Paese e agli ex presidenti George W. Bush, Bill Clinton e Jimmy Carter, con le rispettive mogli. Il primo a prestare giuramento è il vicepresidente Mike Pence. Poi tocca a Trump. Giura mettendo la mano sinistra su due Bibbie (una gliela regalò sua madre, quando lui aveva solo nove anni, l'altra è appartenuta ad Abramo Lincoln). Ha inizio la nuova era americana. Trump prnuncia il suo primo discorso da presidente. Niente voli pindarici ma tanta concretezza. E un richiamo forte ai valori fondanti (leggi il discorso integrale di Trump).

"La Bibbia c’insegna che quando il popolo di Dio vive nell’unità, e quando l’America è unita è totalmente inarrestabile. Non deve esserci paura, perché noi siamo protetti e lo saremo sempre. Saremo protetti dai grandi uomini e dalle grandi donne delle nostre Forze Armate e della nostre forze dell’ordine. E, cosa ancora più importante, saremo protetti da Dio".

"Siamo uniti in un grande sforzo nazionale per ricostruire il nostro Paese - prosegue Trump - e ripristinare le promesse per tutto il nostro popolo. Insieme determineremo il corso dell'America e del mondo per molti, molti anni nel futuro. Affronteremo sfide, ci confronteremo tra noi, ma porteremo a casa risultati". In questi anni, prosegue, "l'establishment ha protetto se stesso, ma non i cittadini del nostro Paese".

"Il 20 gennaio del 2017 sarà ricordato come il giorno in cui il popolo è diventato di nuovo governante. Gli uomini e le donne dimenticati del nostro Paese non lo saranno più. Tutti adesso vi ascoltano".

"Gli americani - prosegue il presidente - vogliono le scuole per i figli, sicurezza per il quartiere e lavoro per se stessi. Queste sono richieste giuste e ragionevoli da parte di persone giuste". Poi rivolge un pensiero a chi soffre: "Per troppo cittadini c'è una realtà differente, madri e figli che lottano per arrivare a fine mese, aziende arrugginite come pietre tombali, un sistema di istruzione che spreca soldi e lascia gli studenti senza conoscenza, crimini e bande e droga che pertano via le vite ma questi problemi si fermano qui, ora".

Guarda il primo discorso di Trump

L'omaggio di Hillary Clinton

"Sono qui per onorare la democrazia e i suoi valori duraturi. Non smetterò mai di credere nel nostro Paese e nel nostro futuro". Ha scritto su Twitter Hillary Clinton, candidata sconfitta alle elezioni di novembre. Hillary si trova alla cerimonia in qualità di ex first lady, assieme al marito, l'ex presidente Bill Clinton.

Cinque enormi bandiere

La scenografia della cerimonia di giuramento prevede che la facciata ovest di Capitol Hill sia adornata con cinque enormi bandiere a stelle e strisce, tutte diverse tra loro. Al centro, compare la bandiera degli Stati Uniti. Le altre due bandiere che la affiancano a destra e a sinistra sono gli stendardi con 13 stelle che rappresentano le 13 colonie originarie. Alle due estremità esterne, infine, le cosiddette "Betsy Ross flags", che fecero la loro prima comparsa nel 1790.

Disordini e scontri a Washington

Com'era prevedibile il giorno del giuramento di Trump è macchiato da gravi disordini. Alcuni gruppi di persone hanno distrutto vetrine di negozi e i finestrini delle automobili.

I manifestanti si muovono nelle strade di Washington in gruppo, vestiti di nero e con il volto coperto, inseguiti dagli agenti di polizia che sparano contro di loro gas urticanti. Le immagini, trasmesse dalle emittenti locali e diffuse online, mostrano anche i contestatori aggredire persone e rovesciare bidoni dell'immondizia.

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