Donald Trump non si piega. All'attacco di Angela Merkel, che al termine del G7 aveva sbottato dicendo che non avrebbe più fatto affidamento sugli Stati Uniti, risponde con durezza. "Abbiamo un enorme deficit (commerciale, ndr) con la Germania", attacca su Twitter. E incalza: "Per di più loro pagano molto meno di quanto dovrebbero per la Nato e le spese militari. Ciò è molto negativo per gli Stati Uniti. Tutto questo - promette il numero uno della Casa Bianca - cambierà".
Rientrando dal G7 di Taormina, la Merkel è stata sin troppo chiara. Con l'America di Trump non vuole averci niente a che fare. "I tempi in cui potevamo fare pienamente affidamento sugli altri sono passati da un bel pezzo, questo ho capito negli ultimi giorni", ha spiegato la cancelliera in un discorso tenuto in occasione di una manifestazione politica organizzata dal partito cristiano sociale bavarese (Csu) in un tendone-birreria a Monaco di Baviera. "E questo - ha aggiunto - è il motivo per cui posso solo dire che noi europei dobbiamo davvero portare il nostro destino nelle nostre mani". Il riferimento, senza mai nominarlo, è al presidente americano che prima a Bruxelles, al vertice Nato, e poi a Taormina ha criticato i principali alleati dell'Alleanza atlantica e ha rifiutato di approvare l'impegno all'accordo globale sul cambiamento climatico. Ribadendo l'amicizia con gli Stati Uniti, con il Regno Unito e "come buoni vicini, laddove sia possibile, anche con altri Paesi compresa la Russia", la Merkel ha però annunciato l'addio della fiducia tedesca negli Stati Uniti: "Dobbiamo sapere che dobbiamo lottare noi stessi per il nostro futuro e il nostro destino di europei".
We have a MASSIVE trade deficit with Germany, plus they pay FAR LESS than they should on NATO & military. Very bad for U.S. This will change
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 30 maggio 2017
L'attacco sconsiderato della cancelliera tedesca è stato potenziato ieri dal ministro degli Esteri tedesco Sigmar Gabriel secondo cui le azioni di Trump hanno "danneggiato" l'Occidente mentre le sue politiche "miopi" hanno leso gli interessi dell'Unione europea.
"Chi accelera i cambiamenti climatici indebolendo la protezione dell'ambiente, chi vende armi nelle zone di conflitto e chi non vuole risolvere politicamente i conflitti religiosi mette a rischio la pace in Europa", ha aggiunto Gabriel secondo cui "le politiche miopi del governo americano vanno contro gli interessi dell'Unione europea. L'Occidente - ha concluso - è diventato più piccolo, quantomeno più debole".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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