Recep Tayyip Erdogan allontana la Turchia dall'Unione europea e dall'Occidente ma, soprattutto, la avvicina al Medio Oriente islamico. Il presidente turco ha infatti deciso che il prossimo 30 ottobre, data prevista per il ritorno all'ora solare, Ankara non cambierà orario. In questo modo si allinea a Paesi come l'Iraq e l'Arabia saudita che fanno coincidere il proprio orario con quello della Mecca.
Sulla carta il governo turco ha motivato il cambio di fuso con un calcolo economico sui vantaggiosi risparmi di energia elettrica. L'adozione dell’ora legale sposta, infatti, il tramonto (e, di conseguenza, l'accensione delle luci) di un'ora. In realtà per molti analisti la decisione di Ankara di cambiare l'orario è soltanto uno dei tanti gesti che nel corso degli ultimi anni stanno sancendo sempre di più lo spostamento della Turchia di Erdogan verso l'Oriente sunnita.
In questo modo, come spiega la Stampa, il Paese viene posizionato sul fuso + 3 rispetto al meridiano di Greenwich.
"Finora - spiega Giordano Stabile - la Turchia aveva lo stesso fuso orario + 2 di Grecia, Romania, Bulgaria ma anche di Libano e Siria, che invece continuano a seguire il fuso dei Paesi europei centrorientali". Dal prossimo 30 ottobre, invece, la Turchia seguirà lo stesso fuso di Paesi mediorientali vicini, come l'Iraq e l'Arabia saudita.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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