A mali estremi, estremi rimedi: potrebbe essere questo il motto della donna di Taiwan che, per uccidere una blatta, ha fatto esplodere il bagno dell'ufficio.
Sebbene le blatte siano note per la loro capacità di sopravvivenza, riescono infatti a continuare a vivere per settimane senza troppi problemi anche dopo essere stati decapitati o con il corpo tagliato a metà, è chiaro come col senno di poi la scelta della donna, impiegata in un'impresa di pulizie, possa essere apparsa piuttosto eccessiva. Dopo aver calpestato l'insetto con la suola della scarpa, averlo avvolto in un fazzoletto e schiacciato di nuovo, la signora ha voluto essere sicura di aver messo fine alla sua esistenza con un gesto degno di un film horror; non contenta, ha infatti preso il pacchettino con i pochi resti e, senza pensare due volte, gli ha dato fuoco.
Per liberarsi del fardello ormai avviluppato dalle fiamme, la taiwanese lo ha gettato nel water sottovalutando, però, le possibili conseguenze: reduce da un’accurata polizia e ancora impregnata degli agenti chimici dei prodotti utilizzati per eliminare microbi e batteri, l’acqua contenuta nello scarico si è trasformata in pochi secondi in una vera e propria bomba casalinga deflagrando in un’esplosione a tutti gli effetti.
Con il boato che ha segnato la fine certa della blatta, la donna ha messo un punto definitivo anche alla funzionalità della toilette ridotta in un cumulo di macerie, e del muro che separava il bagno dall’ufficio adiacente; l’accaduto, però, non sembra aver distratto più del necessario gli impiegati che avrebbero accettato di buon grado le motivazioni della donna.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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