Il Papa parte oggi per Cuba, ma la macchina dell'intelligence Usa si è gia messa all'opera. Martedì il Pontefice atterrerà a Washington e il grande apparato di sicurezza inizierà a sorvegliare ogni suo spostamento. Il Wahsington Post ha definito il sistema di protezione come uno dei "dispositivi di sicurezza più grandi della storia americana". Il Papa, che dalla capitale federale si sposterà poi a New York e Filadelfia, verrà scortato da migliaia di agenti di sicurezza federali e locali. Alle riunioni preparatorie hanno partecipato oltre 23 gruppi delle forze di sicurezza americane e il sindaco di Wahsington, Muriel Bowser, ha addirittura chiesto ai dipendenti statali di lavorare da casa, o in alternativa, di recarsi a lavoro solo coi mezzi pubblici.
Oltre alla visita diplomatica, è prevista anche una sfilata su Costitution Avenue a Washington, mentre a Filadelfia si prevede un affluenza record di oltre un milione e mezzo di persone. A proteggere papa Francesco concorreranno tutte le agenzie federali, dal Fbi alla guardia costiera, coordinata dal segretario per la per la Sicurezza Interna Jeh Johnson. Nell'operazione è coinvolto anche il Pentagono.
L'ex agente del Secret Service Jonathan Wackrow ha dichiarato che le autorità stanno gestendo "uno dei più grandi dispositivi di sicurezza approntato, in tre città, per un singolo individuo", addirittura, conclude Wackrow, "Il livello di protezione assicurato a Papa Francesco è uguale se non superiore a quello garantito al presidente degli Stati Uniti".
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