Venezuela, i nipoti di Maduro arrestati per narcotraffico

Due nipoti della first lady stavano provando a portare 800 chili di cocaina negli Usa

Venezuela, i nipoti di Maduro arrestati per narcotraffico

Chissà se per Conatel, l’ente statale venezuelano che vigila sulle telecomunicazioni in quel di Caracas, vendere 800 Kg di cocaina purissima costituisce la “promozione di anti-valori” oltre ad “attentare alla famiglia”. La domanda è lecita e dimostra, semmai ce ne fosse bisogno, come il realismo magico del compianto Gabriel García Márquez impregni ancora oggi l’America latina. Neanche 24 ore dopo che Conatel aveva proibito la messa in onda sulla televisione privata Directv di una telenovela, “La Regina del Sud”, perché esaltava le gesta di personaggi coinvolti nel narcotraffico (“promuovendo” per l’appunto “anti-valori che attentano alla famiglia venezuelana”), la DEA ha infatti arrestato ad Haiti nientepopodimeno che due nipoti di Cília Flores, moglie del presidente del Venezuela Nicolás Maduro, perché, fregandosene altamente dei valori sbandierati dalla rivoluzione bolivariana, stavano cercando di vendere 800 Kg di cocaina sul mercato degli Stati Uniti.

Uno dei due, Efraín Antonio Campos Flores, sarebbe addirittura figlioccio di Maduro (ma la notizia al momento non è stata confermata né smentita da Caracas) ed è stato educato ai “valori della famiglia venezuelana” dalla zia Cília, che gli ha fatto da seconda madre, occupandosi di lui quando era piccolo. La first lady già presidente del Parlamento è oggi senz’altro la figura femminile più rappresentativa della revolución chavista.

Insieme ad Efraín arrestato dalla DEA a Port-au-Prince anche Francisco Flores de Freites, anche lui nipote di Cília. I due sono stati arrestati appena atterrati nella capitale haitiana con un aereo YV2030 “Citation 500”, registrato in Venezuela come appartenente all’impresa di pulizie Sabenpe, ed a bordo del quale trasportavano 800 Kg di cocaina.

La loro cattura è avvenuta martedì ma la notizia clamorosa è stata resa nota solo ieri notte, quando i due parenti stretti della coppia presidenziale Maduro-Cília erano già dietro le sbarre in un carcere statunitense. Per la cronaca Efraín e Francisco saranno processati per traffico internazionale di droga dal Tribunale Sud di New York.

Difficile che Conatel cambi idea dopo questo duplice arresto, consentendo ai venezuelani la visione dell’innocua telenovela censurata “La Regina del Sud”. Anche perché da un paio di giorni la realtà ha superato la fantasia, il realismo magico ha per l’ennesima volta colpito ancora e “la regina del Venezuela”, Cília Flores, è in ambasce per i nipoti.

Preoccupati più di lei anche molti altri membri importanti del governo venezuelano, a cominciare dal presidente attuale del Parlamento Diosdado Cabello, accusati da tempo da Washington di essere a capo dell’organizzazione narcos nota come il cartello “de los soles”.

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