Scontro tra Onu e Venezuela. L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) Filippo Grandi ha incalzato ieri il governo venezuelano, durante la sua visita sudamericana a Bogotá (Colombia), suggerendo un piano regionale per tutelare i rifugiati che fuggono dal regime dittatoriale instaurato da Nicolas Maduro.
La priorità dell’agenzia dell’Onu per i rifugiati riguarda la protezione dei cittadini venezuelani che negli ultimi anni stanno vivendo una grave crisi umanitaria, caratterizzata da un grande esodo verso i paesi latini confinanti, una disastrosa crisi economica e una preoccupante carenza di beni di prima necessità (generi alimentari, medicine, energia elettrica, acqua corrente).
L'Alto Commissario Grandi ha dichiarato che l'esodo massiccio dei venezuelani dovrebbe essere trattato come “una strategia regionale, perché molti problemi sono gli stessi nei diversi paesi”. Il nostro sforzo si tramuta nel “coordinare l'azione internazionale in modo più efficace, per cercare maggiore (...) risorse per aiutare i venezuelani” attraverso il lavoro di Eduardo Stein, ex vicepresidente del Guatemala e ora rappresentante speciale dell’Onu per i migranti e i rifugiati venezuelani.
Filippo Grandi ha affrontato anche il tema dell’esodo biblico che vede i cittadini venezuelani fuggire verso altri stati. Le stime dell’Onu hanno evidenziato che quasi 2 milioni di venezuelani sono scappati dal paese negli ultimi tre anni. E il vicino stato della Colombia ha accolto oltre 1 milione di persone, regolarizzandone già circa 820mila.
“Circa 5mila persone stanno lasciando il Venezuela ogni giorno, questo è il più grande movimento di popolazione nella storia recente dell'America
Latina”, ha dichiarato l’Alto Commissario dell’Unhcr. Vogliamo solo che chi scappa possa “avere accesso alla protezione (...) in diversi paesi e che non affrontino rischi, criminalità, pericoli, in particolare donne, bambini”.
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