Dopo mesi di interminabile silenzio Padre Tom Uzhunnalil, rapito il 4 marzo scorso nello Yemen meridionale da un commando di jihadisti, è riapparso in un video diffuso su Youtube dai sequestratori. “La mia salute peggiora. Devo essere ricoverato in ospedale al più presto. Vi prego, aiutatemi”.
Nel filmato, della durata di cinque minuti, il religioso visibilmente sofferente, chiede aiuto anche al Pontefice. “Caro papa Francesco, per favore abbi cura della mia vita. E chiedo anche agli altri vescovi di venire presto in mio aiuto”. Il salesiano, recitando obbligatoriamente un copione scritto dagli islamisti, ha poi aggiunto: “Forse nessuna iniziativa seria è stata intrapresa perché vengo dall’India. Se fossi stato un prete europeo, sarei stato preso molto più sul serio”.
Dopo la diffusione del video, un portavoce del Ministero degli Affari Esteri indiano ha garantito che il governo sta facendo tutto il possibile per la liberazione. “Siamo in contatto con i Paesi della regione, in particolare con l’Arabia Saudita, e anche con le autorità locali”.
L’elemento positivo del filmato è “il fatto che il sacerdote è, o sembra essere, ancora vivo”, ha affermato monsignor Paul Hinder, vicario apostolico dell’Arabia meridionale (Emirati Arabi Uniti, Oman e Yemen) all’agenzia stampa Asia News. Ma c’è anche un aspetto negativo, “sembra infatti che parli sotto pressione e secondo le indicazioni dei rapitori”, ha concluso.
Padre Tom Uzhunnalil, originario del Kerala, è stato sequestrato nel corso dell’attacco terroristico alla casa
di riposo gestita dalle Missionarie della Carità nella città di Aden. In quell’occasione morirono anche sedici persone - tra cui quattro suore - brutalmente assassinate dall’odio del terrorismo in nome dell’islam radicale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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