Pitruzzella: "Regole Ue contro le bufale". Grillo: 'Nuova inquisizione web'

La proposta del presidente dell'Antitrust ha scatenato la protesta del leader del M5s

Pitruzzella: "Regole Ue contro le bufale". Grillo: 'Nuova inquisizione web'

Il presidente dell'Antritust, Giovanni Pitruzzella, ha invitato i Paesi dell'Ue a dotarsi di una rete di agenzie pubbliche per combattere la diffusione di notizie-bufale su Internet, spiegando che questa lotta è più efficace se viene svolta dagli Stati piuttosto che delegarla ai social media come Facebook. In un'intervista al Financial Times, Pitruzzella ha suggerito la creazione di un network di agenzie indipendenti, coordinate da Bruxelles e modellate sul sistema delle agenzie antitrust, che potrebbero rilevare le bufale, imporne la rimozione e, dove necessario, sanzionare chi le ha messe in giro.

"La post-verità è uno dei motori del populismo ed è una minaccia che grava sulle nostre democrazie", ha sottolineato Pitruzzella, "siamo a un bivio: dobbiamo scegliere se vogliamo lasciare Internet così com'è, un Far West, oppure se imporre regole in cui si tiene conto che la comunicazione è cambiata. Io ritengo che dobbiamo fissare queste regole e che spetti farlo al settore pubblico".

Per Pitruzzella questo monitoraggio della Rete non si tradurrebbe in una censura perchè la gente "continuerebbe a usare un Internet libero e aperto" ma beneficerebbe della presenza di un'entità "terza" - indipendente dal governo - pronta a intervenire rapidamente se l'interesse pubblico viene minacciato". Per quanto riguarda le accuse al Movimento 5 Stelle di diffondere notizie inattendibili attraverso i loro blog, Pitruzzella non ha voluto prendere posizione: "Non so se questo sia vero", ha affermato, "non voglio criticare nessuno e neppure i Cinque Stelle. Ma, se non si ci sono regole, sono in molti a poter sfruttare questa situazione".

Alle dichiarazioni di Pitruzzella ha risposto con un post sul blog Beppe Grillo: "La post-verità è una definizione usata dai rosiconi che non sono entrati nel ventre della balena del web e quindi non riescono a interpretare i tempi. Parliamo di giornalisti le cui testate hanno avallato per anni bugie ed idiozie di ogni tipo. La post-verità semmai è quella costruita dai giornalisti. Chi vi ha aderito poi si è sorpreso per Grillo, per la Brexit, per la vittoria di Trump e per quella del no al referendum in Italia. Ci raccontano un mondo che non esiste più e chiamano post-verità quello reale. Vogliono fare un bel tribunale dell'inquisizione, controllato dai partiti di governo, che decida cosa è vero e cosa è falso. Immaginatevi la scena. (...) Tutti uniti contro il web. Ora che nessuno legge più i giornali e anche chi li legge non crede alle loro balle, i nuovi inquisitori vogliono un tribunale per controllare internet e condannare chi li sputtana.

Sono colpevole, venite a prendermi. Questo Blog non smetterà mai di scrivere e la Rete non si fermerà con un tribunale. Bloccate un social? Ne fioriranno altri dieci che non riuscirete a controllare. Le vostre post-cazzate non ci fermeranno".

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