Mps, lettera anonima sulla morte di Rossi: "Hanno sparato colpi d'arma da fuoco"

Lettera anonima recapitata alla vedova di David Rossi: "Dove siano finite le pallottole nessuno lo sa...". E spiega: "Nella vita si ha paura dei poteri forti"

Mps, lettera anonima sulla morte di Rossi: "Hanno sparato colpi d'arma da fuoco"

"Ci sono nella vita situazioni che vogliono che siano andate in un modo mentre invece sono andate in modo diverso...". Nell'intricata vicenda della morte di David Rossi, capo della comunicazione di Monte dei Paschi di Siena, spunta una lettera anonima che getta nuove ombre su quanto successo la sera del 6 marzo 2013. Lo scritto, datato 21 novembre, è stata recapita nei giorni scorsi a Antonella Tognazzi, vedova di Rossi, che ieri sera è stata intervistata da Antonino Monteleone alle Iene (video). "Sono stati sparati due colpi di arma da fuoco in quei giorni - si legge - e probabilmente sono stati sparati dall'interno verso l'esterno. Dove siano finite le pallottole nessuno lo sa - continua - ma, a vista, basta vedere nella parte di fronte alla finestra e chissà che non appaiano".

La morte di David Rossi

La sera del 6 marzo 2013 Rossi precipita da una finestra della sede della banca a Rocca Salimbeni. In quelle settimane il Monte dei Paschi di Siena era al centro di un'inchiesta sull'acquisizione di Antonveneta che stava smuovendo anche la politica. Si è subito parlato di suicidio. Ma i familiari di Rossi non ne sono mai stati convinti: per ben due volte si sono scontrati con la procura senese che ha archiviato il fascicolo d'indagine aperto con l'ipotesi di reato d'istigazione al suicidio. Antonella Tognazzi, però, non intende darsi per vinta e sta andando avanti a scavare a fondo per cerca di far emergere la verità. Nelle ultime settimane le Iene hanno provato a seguire questa pista e sono arrivarti a Pierluigi Piccini, ex dirigente del Monte dei Paschi e sindaco di Siena dal 1990 al 2001. Anche lui non crede che Rossi si sia suicidato.

La lettera anonima

Dopo la messa in onda dei servizi delle Iene, vengono aperte quattro nuove indagini, due dalla procura di Genova, che dovrà far luce sui comportamenti dei magistrati senesi, e due dalla procura di Siena. A gettare nuovi misteri sulla vicenda c'è la lettera anonima inviata il 21 novembre alla vedova Rossi. Il mittente si firma "Un Vigliacco". "Sono in questo letto ormai in procinto di passare ad altra vita - scrive - ma è da giorni anzi da anni che vivo con il rimorso di non aver mai detto cose e/o fatti sulla morte di quel povero ragazzo dipendente del Monte dei Paschi di Siena il Sig. David Rossi". E continua: "Ci sono nella vita situazioni che vogliono che siano andate in un modo mentre invece sono andate in modo diverso, sì, sono stati sparati due colpi di arma da fuoco in quei giorni, ed io posso scriverlo e a me confermato anche da persone vicine, e probabilmente sparate dall’interno verso l’esterno, dove siano finite le pallottole nessuno lo sa, ma a vista, basta vedere nella parte di fronte alla finestra e chissà che non appaiano". L'anonimo spiega di aver lasciato queste memorie "in busta chiusa sigillata a persona di mia fiducia che non sa cosa possa contenere" e che, "come da accordi, la deve imbustare solamente dopo la mia morte".

"Il perché del Vigliacco? - scrive alla fine della missiva - perché sono una persona umana, e volevo vivere una vita tranquilla fino alla mia morte, nella vita si ha paura dei poteri forti. Chiedo perdono".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica