Il rione Vasto di Napoli è ormai una polveriera, pronta ad esplodere ad ogni litigio, che si trasforma quasi sempre in rissa, provocando la reazione stizzita dei residenti. Sulla pagina Facebook del gruppo “Napoli Internazionale” è stato pubblicato l’ennesimo video di una mega zuffa tra extracomunitari, avvenuta in tarda serata, ma fatti del genere sono all’ordine del giorno. A ridosso di piazza Garibaldi il clima è diventato infuocato, tanto che della vicenda se ne stanno occupando anche le istituzioni locali. Sull’ultimo episodio è intervenuto il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli.
“Occorre trovare delle soluzioni per sopperire ai gravi errori commessi in passato – ha detto l’esponente politico – i quali, in pratica, hanno fatto in modo che l’area si tramutasse in un ghetto, creando le condizioni per le altissime tensioni sociali che si stanno consumando”. Le violenze che si alimentano al Vasto, sommate alle contrapposizioni tra i residenti storici e gli stranieri, rappresentano rischi seri sotto il profilo dell’ordine pubblico. Secondo Borrelli le istituzioni dovrebbero prendere coscienza del problema e adottare dei correttivi validi prima che la criticità si tramuti in una vera e propria bomba sociale.
L’obiettivo è adottare una seria politica di redistribuzione delle migliaia di extracomunitari che attualmente vivono nel rione, prevedendo per loro dei percorsi di inserimento. Al contrario dei delinquenti che dovrebbero essere rispediti immediatamente nei Paesi di provenienza. Il Vasto, conosciuto anche come quartiere Vicarìa, è situato a ridosso del centro antico. Fa parte della quarta municipalità insieme con San Lorenzo, Zona Industriale e Poggioreale.
Il quartiere è nato dopo il Risanamento, con l'attuazione delle leggi che prevedevano un'espansione verso la zona orientale: le abitazioni sono prevalentemente di carattere popolare e sono state realizzate dalla Società del Risanamento, dalle cooperative dei ferrovieri e da privati. Fu costruito così il rione Vasto, a ridosso della stazione centrale.
Negli ultimi vent'anni nel quartiere sono stati eliminati alcuni scempi ambientali frutto dello sperpero di denaro pubblico, ad esempio la sopraelevata di corso Novara, una strada a scorrimento veloce costruita su viadotto alla fine degli anni Ottanta e demolita nell'anno 2000, che collegava le due estremità tra piazza Garibaldi e via don Bosco per facilitare i collegamenti tra stazione centrale e aeroporto, ma a discapito di corso Novara e via Arenaccia, le strade su cui insisteva il viadotto, ma nonostante questi interventi il rione è diventato un pericoloso ghetto per gli extracomunitari.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.