Affittavano una villa che non esisteva: la truffa di marocchino, romeno e palermitano

La truffa su scala nazionale di tre uomini a Castellammare del Golfo in provincia di Trapani: proponevano in affitto una villa sul mare, che però non esisteva

Affittavano una villa che non esisteva: la truffa di marocchino, romeno e palermitano

Avevano pensato a tutto. Un annuncio intrigante, delle foto panoramiche o dei dettagli degli interni. Insomma quella villa sul mare, aveva attirato l'attenzione di più di un vacanziero. Peccato che la villa non esisteva e i soldi delle caparre finivano nelle tasche di tre truffatori. Hanno scoperto però tutto i carabinieri di Castellammare del Golfo, in provincia di Trapani che, dopo una lunga e complessa indagine, hanno deferito in stato di libertà per i reati di truffa e sostituzione di persona, tre uomini, uno di origini marocchine, uno di origini romene e un palermitano.

I tre avevano congeniato una vera e propria truffa su scala nazionale con decine di vittime. Pubblicavano annunci con profili finti sul sito web Subito.it, in cui davano la possibilità di affittare, per brevi periodi, una villa di pregio con vista mare nei pressi della spiaggia Playa di Castellammare del Golfo. In realtà la villa non esisteva. Ma questo gli affittuari non potevano saperlo. Al momento della prenotazione, gli aspiranti vacanzieri, spinti dalla bellezza dei luoghi, effettuavano un bonifico bancario che di solito si aggirava intorno al 40% del totale pattuito e che quindi il più delle volte superava i 500 euro come valore della caparra per "bloccare" l'affitto della villa. Una volta incassati i soldi, i tre uomini si rendevano irreperibili sia telefonicamente che attraverso altri canali comunicativi e alle vittime, una volta che arrivavano sul posto e che si rendevano conto che la villa non esisteva, non restava altro che presentare denuncia ai Carabinieri.

I militari della stazione del paese in provincia di Trapani, dopo aver ricevuto varie denunce, hanno subito avviato una indagine basata sulla attenta analisi dei tabulati telefonici e dei flussi bancari dei pagamenti riuscendo, in tal modo, a risalire ai responsabili della truffa. Ma non si sono limitati a questo. Hanno anche prestato assistenza ai turisti truffati, aiutandoli a trovare delle soluzioni alloggiative che hanno consentito loro di trascorrere serenamente il resto della vacanza.

I consigli per non "abboccare" alle truffe

Ormai anche nei siti più importanti per affittare case-vacanze sono presenti annunci-truffa di gente che crea finti profili. Per evitare di cadere in un tranello, è opportuno guardare il numero di annunci online dell'inserzionista e cercare di capire se ha già pubblicato sulla piattaforma o se si tratta del primo annuncio. Nell'ultimo caso è possibile (ma non certo) che l'account sia stato creato solo per quel determinato annuncio, che potrebbe essere una truffa. In secondo luogo, è sempre meglio optare per contratti di affitto che prevedano la formula con l'invio di una caparra e il saldo all'arrivo in appartamento. Evitare assolutamente di inviare le caparre tramite Postepay o metodi di pagamento non tracciati e optare per un bonifico bancario o servizi online come PayPal. Non inviare in alcun caso una caparra superiore al 20% dell'importo totale dell'affitto. Osservare con attenzione le fotografie della casa e chiedere al proprietario di inviarne altre, fatte al momento. Se possibile, chiedere al proprietario un incontro preliminare per procedere con la trattativa di persona.

Un buon metodo è cercare su google maps l'indirizzo dell'abitazione che si vuole affittare e verificare che esista o che corrisponda alle foto viste. Infine, non credere a prezzi troppo economici: un prezzo basso potrebbe essere l'esca perfetta per far abboccare le potenziali vittime della truffa casa vacanze.

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