A Montecitorio approda il provvedimento che amplia la platea degli esodati e modifica la riforma delle pensioni, firmata dal ministro del Welfare Elsa Fornero e contenuta nel pacchetto "salva Italia". La proposta di legge è stata approvata con un voto bipartisan in commissione Lavoro ma, come ha spiegato all’Assemblea il democratico Cesare Damiano, richiede una copertura di 5 miliardi. Copertura su cui, almeno per il momento, non c’è il via libera della commissione Bilancio: manca il parere della Commissione presieduta dal leghista Giancarlo Giorgetti che sta attendendo la relazione tecnica della Ragioneria generale. "Occorre fare ogni sforzo per evitare anche il solo rischio di adottare misure che, se non adeguatamente comprese anche in sede internazionale - ha commentato la Fornero - potrebbero avere l’effetto di compromettere gli sforzi di stabilizzazione finanziaria sin qui profusi dal parlamento, dal governo e dal paese".
Un provvedimento senza copertura economica
Nel testo bipartisan le coperture venivano individuate nella tassazione dei giochi online ma la norma è stata bocciata dalla commissione Finanze che nel suo parere ha invitato a individuare "una diversa fonte di copertura, in quanto le misure di incremento delle entrate derivanti dai giochi pubblici, oltre a non determinare il gettito aggiuntivo necessario per far fronte agli oneri del provvedimento, rischierebbero di compromettere le stesse entrate erariali finora assicurate da tale comparto". Secondo Damiano, nuove coperture possono arrivare dalla "legge di stabilità di prossima approvazione" oppure dalla spending review 2: "Non possiamo accettare che tutti i risparmi raccolti vadano esclusivamente alla diminuzione del debito". "Facciamo una tripartizione dei risparmi raccolti: vadano al debito, allo sviluppo e agli interventi sociali, come le pensioni". Questo provvedimento, ha insistito il deputato democrat, è "possibile, necessario e socialmente indispensabile". L'obiettivo del Pd non sarebbe smontare la riforma della Fornero ma correggerla laddove esistono errori che richiamano il tema della giustizia sociale: "Ci auguriamo che il governo si apra al confronto perché questa non è una battaglia di principio ma una battaglia indispensabile, di giustizia sociale". Il relatore del testo, il futurista Luigi Muro, ha riconosciuto che "la proposta è irta di insidie, politiche ma anche umane e giuridiche sui rapporti e la credibilità delle Istituzioni. Il problema va risolto senza uno scontro tra i partiti, né uno scontro pretestuoso e demagogico col governo e con il Ministro Fornero. Migliaia di persone aspettano dei segnali da quest’Aula. Al governo chiediamo uno sforzo notevole affinché nella ristrettezza sappia comprendere l’importanza di questa legge che è un cantiere aperto".
Le preoccupazioni della Fornero
La Fornero è convinta che occorre "fare ogni sforzo per evitare anche il solo rischio di adottare misure che, se non adeguatamente comprese anche in sede internazionale, potrebbero avere l’effetto di compromettere gli sforzi di stabilizzazione finanziaria sin qui profusi dal parlamento, dal governo e dal paese". In una lettera dedicata dal ddl esodati inviata alla commissione Lavoro di Montecitorio il 7 agosto scorso, il ministro del Welfare chiedeva un rinvio di un mese dell’esame da parte della commssione, come si legge sui resoconti parlamentari, ma l’appello non fu accolto. Nella lettera letta dal presidente Silvano Moffa alla commissione, la Fornero prendeva atto del "vasto consenso da parte delle forze politiche" sulla proposta di legge per gli esodati e manifestava la consapevolezza che si tratta di una questione, "peraltro in divenire, per la quale è necessario effettuare sforzi ulteriori". "D’altra parte - proseguiva la titolare del dicastero del Welfare - esistono alcuni elementi oggettivi che sconsigliano l’adozione, in questa fase, di scelte non adeguatamente ponderate.
Al riguardo, segnalo la necessità di un lavoro collegiale da parte dei vari ministeri coinvolti, in primis il ministero dell’economia, e l’opportunità di calare le ulteriori misure che dovranno essere adottate in materia pensionistica nel delicato quadro congiunturale che attualmente interessa l’italia".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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