New York Carri armati, fuochi d'artificio e proteste. Il trionfalistico 4 luglio in salsa trumpiana è stato definito dallo stesso presidente americano «lo show di una vita». Le celebrazioni dell'Independence Day, che quest'anno Donald Trump ha voluto trasformare in una parata militare lungo il Mall e un evento patriottico suggellato da un discorso alla nazione dal Memorial Lincoln, sono tra le più fastose della storia degli Stati Uniti. E se per alcuni si tratta di una dimostrazione del grande patriottismo del tycoon, per i detrattori sono solo un mega-spot elettorale per la sua rielezione nel 2020.
«Parlo a nome del nostro grande paese», assicura Trump cercando di allentare le polemiche sulla politicizzazione della festa del 4 luglio. «La gente arriva da ogni dove per unirsi a noi per uno dei più grandi eventi della nostra storia», annuncia su Twitter a poche ore dalle celebrazioni nella capitale Washington, che sono durate tutto il giorno. Il «Salute to America», l'omaggio all'America, è iniziato in mattinata con l'attesa parata e con i carri armati tanto voluti da The Donald schierati lungo Constitution Avenue. Poi è stata la volta dello show dei jet acrobatici della marina militare, i Blue Angels, con l'Air Force One che sfreccia a bassa quota tra lo stupore degli spettatori lungo il National Mall. E ancora il discorso alla nazione del presidente dal palco con i colori della bandiera a stelle e strisce, allestito davanti al Lincoln Memorial, e uno spettacolo di fuochi d'artificio da fare invidia a quello che ogni anno va in scena a New York per il 4 luglio. Celebrazioni sfarzose che Trump negli ultimi giorni ha difeso a spada tratta dopo le accuse di aver usato la festa più amata dagli americani per i suoi scopi politici. «Il presidente ama questo paese, non ha intenzione di scusarsi per questo», è la secca risposta del direttore della comunicazione della campagna di Trump. Ma ci sono anche le polemiche per i costi troppo elevati: il dipartimento della Difesa stima che si parli di una spesa di oltre un milione di dollari, mentre il National Park Service, l'agenzia federale che gestisce i parchi e i monumenti nazionali, ha dovuto mettere sul piatto circa 2,5 milioni. «Il costo del nostro grande omaggio all'America è molto piccolo rispetto a quello che vale», replica il Commander in Chief.
Oltre alle migliaia e migliaia di persone riunitesi per i festeggiamenti, nella capitale sono arrivati anche i manifestanti che protestano contro il presidente, accompagnati da un enorme «Baby Trump» gonfiabile con tanto di pannolino bianco, e da un maxi-pupazzo alto cinque metri che raffigura il tycoon col berretto «Make America Great Again» mentre twitta seduto su una toilette dorata. L'inquilino della Casa Bianca, da parte sua, tira dritto e punta sui successi incassati negli ultimi giorni: dal disgelo con il collega cinese Xi Jinping e la promessa di riprendere i negoziati sul commercio all'incontro a sorpresa con il leader di Pyongyang Kim Jong-un, con tanto di fugace passeggiata in territorio nordcoreano. Passando per l'economia, con Wall Street che ha chiuso la giornata pre-festiva sull'onda dei record messi a segno dal Dow Jones e dallo Standard & Poor's.
Rimangono però alcuni punti interrogativi: quanto durerà la marcia della locomotiva americana, come andrà la corsa per le primarie democratiche con la senatrice della California Kamala Harris che si sta rivelando sempre più la nuova anti-Trump? E con il neo della controversa domanda sulla cittadinanza nel censimento dell'anno prossimo, fatto su cui Trump ha scommesso molto e che per ora è stata eliminata. Anche se non è detta l'ultima parola, visto che dal dipartimento di Giustizia fanno sapere che stanno cercando un modo per inserire nuovamente il quesito, su ordine del presidente.
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