Dagli scontrini dei caffè all'analisi costi-benefici sulla Tav: il passo è breve. Grazie al governo del cambiamento. Il ministro (blocca-opere) delle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli assume nella segreteria del Mit un ex barista (amico): contratto di tre anni per studiare dossier e fare da filtro per gli appuntamenti del ministro grillino. Il compenso non è pubblico ma basta recuperare gli stipendi dei collaboratori delle segreterie degli altri componenti dell'esecutivo Conte: la somma oscilla tra i 25mila e 45mila euro l'anno. Ovviamente, l'ex barista piazzato da Toninelli potrebbe svolgere le mansioni anche a titolo gratuito. Ma questo è un aspetto che solo il diretto interessato potrà chiarire. A firmare il decreto di nomina è stato Gino Scaccia, capo di gabinetto del ministro.
Massimo Casiraghi, 34 anni, si candida ad essere l'ultimo miracolato della rivoluzione grillina: passato dai banconi di una caffetteria alla scrivania di un ministero di peso del governo. Spulciando le due pagine di curriculum, consegnate nelle mani dei funzionari degli uffici del ministero Infrastrutture, saltano fuori due informazioni interessanti. La prima: Casiraghi prima di assumere l'incarico non aveva avuto altre esperienze ai vertici della Pubblica amministrazione. Mentre può vantare, in passato, un impegno come capo barista in una caffetteria londinese. Tra le mansioni la gestione del bar, l'avviamento del personale (come si preparano caffè e colazione) e la chiusura della cassa. Quest'ultima attività, magari, sarà stata utile al ministro Toninelli, quando avrà studiato il dossier costi-benefici sulla Tav. Certamente, Casiraghi avrà avuto più confidenza con i numeri, rispetto al capo ministro. E sarà stato un prezioso consulente per comprendere le cifre (vere) dello studio sull'alta velocità.
Dopo il lavoro come barista, lo staffista di Toninelli si è specializzato in grafica e comunicazione. Esperienza che gli ha consentito di incrociare il M5S. Al lavoro ha, dunque, abbinato la politica: l'ex barista nel 2017 ha tentato, senza successo, la corsa a sindaco di Lodi. Va ricordato, inoltre, che la candidatura del braccio destro di Toninelli, fu imposta dai vertici del M5s, senza alcuna consultazione. Avventura che però si rivelò fallimentare: Casiraghi non arrivò nemmeno al ballottaggio. Ma la campagna elettorale cambiò la vita dell'ex barista: il Comune di Lodi rientra nel collegio elettorale, dove sia nel 2018 che alle ultime politiche è stato eletto Toninelli. E dunque grazie alla candidatura avvenne l'incontro con uno degli uomini più vicini a Luigi di Maio.
La nascita del governo Lega-Cinque stelle ha portato Toninelli alla guida del ministero delle Infrastrutture. E Casiraghi al suo fianco. Caffè e tazzine sono ormai un vecchio ricordo per l'ultimo trombato della casta grillina.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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