Angelino Alfano rischia di perdere un altro pezzo. Ncd si infrange contro la sua stessa incapacità di incidere all'interno del governo e della maggioranza. "Da giugno vado ripetendo che, una volta approvata la legge di stabilità e superata la cosiddetta fase emergenziale - minaccia Andrea Augello - se la prospettiva politica nel Nuovo centrodestra è ancora quella di fare un’alleanza organica con la sinistra, allora io me ne vado". Il senatore annuncia all'Adnkronos di essere pronto a lasciare il partito appena varata la manovra economica perché non condivide la linea, ormai prevalente tra gli alfaniani, di costituire una nuova forza politica autonoma di centro, ma alleata con Matteo Renzi.
"Non posso rimanere in un partito dove tanti, a cominciare da un ministro come la Lorenzin, dicono che bisogna stringere un’alleanza elettorale e organica con la sinistra, che ci resto a fare?". Ora Augello strizza già l’occhio ai fittiani. "Chiaramente, non andrò con Forza Italia né con la Lega", precisa il senatore assicurando di aver "sempre lavorato per una federazione di centrodestra alternativa a Salvini". Una federazione a livello nazionale ed europeo, con una leadership comune e una sua classe dirigente, ma con la possibilità di mantenere una autonomia a livello locale. Il modello a cui ispirarsi, insomma, sarebbe quello dell’Ump francese. Per realizzare questo progetto, ribadisce Augello, "una volta incardinata la legge di Stabilità, lo ripeto, me ne andrò da Ncd, salvo fatti nuovi, evidenti e importanti sulla direzione politica".
Augello non si sbilancia a confermare o negare le voci che anticipano la nascita di un nuovo gruppo a palazzo Madama con Gaetano
Quagliariello. "Io lavoro per la ricomposizione di un’area di centrodestra con chi ci sta e la pensa allo stesso modo - si limita a dire - non farò certo alleanze con la sinistra, a maggior ragione con Verdini".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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