Altro che guida italiana: l'Europa commissaria "Lady Pesc" Mogherini

Il presidente Juncker nomina il francese Barnier consigliere speciale per la Difesa e la Sicurezza. Tolte le deleghe al nostro Alto rappresentante

Altro che guida italiana: l'Europa commissaria "Lady Pesc" Mogherini

Roma - Se non è un commissariamento, poco ci manca. Il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, ha scelto Michel Barnier quale consigliere speciale per la Difesa europea e le politiche della Sicurezza.

Vale a dire, ha sottratto a Federica Mogherini due deleghe che appartenevano all'Alto commissario per la politica estera dell'Unione. E non è forse un caso che questa scelta sia maturata proprio mentre Mrs. Pesc sarebbe chiamata a far svolgere un ruolo centrale all'Europa per la crisi libica.

Nella sostanza, ed in funzione delle deleghe che Juncker ha assegnato a Barnier, la Mogherini non avrebbe più spazi di intervento sulla questione della Libia. Eppure, proprio ieri la nostra era impegnata a Washington a discutere sul tema con Kerry e con il ministro degli esteri egiziano. Al suo ritorno, molto probabilmente, dovrà passare la mano. Juncker ha infatti diffuso un comunicato nel quale ha ricordato che «all'entrata in carica dell'attuale Commissione abbiamo dichiarato che l'Europa avrebbe dovuto essere resa più forte in termini di sicurezza e difesa». In qualunque caso - ha aggiunto il presidente della Commissione - «l'Europa ha principalmente un potere di persuasione, ma a lungo andare anche il potere di persuasione più forte ha bisogno di un minimo di capacità di difesa integrate».

Ed è per queste ragioni - ha argomentato Juncker - che grazie alla vasta esperienza maturata nel settore della sicurezza e della difesa, Michel Barnier è la persona giusta per consigliare sia me sia l'Alta rappresentante Federica Mogherini su queste materie così importanti per il futuro dell'Europa». Piccolo particolare. Michel Barnier ha rarefatte esperienze in materia di Sicurezza e Difesa. Circostanza che rafforza l'interpretazione di un commissariamento della Mogherini.

Nell'ultima commissione Barroso, Barnier era commissario per il Mercato interno ed i servizi. Insomma, si occupava di concorrenza ed antitrust. E tra il 1999 ed il 2004 era stato commissario agli Affari regionali. Le uniche esperienze nel tema Difesa erano le sue partecipazioni a vari convegno sul tema. In più, le competenze in materia di Sicurezza e Difesa non sono della Commissione Ue, ma del presidente del Consiglio Ue, il polacco Tusk.

Più verosimilmente, la sua nomina è frutto del passaporto. È francese, come lo era il precedente responsabile dell'Agenzia della Difesa europea. Ora è uno spagnolo. E Parigi, prima della nomina decisa da Juncker, sarebbe rimasta fuori sia dalla politica sia dal business del pianeta Sicurezza e Difesa. Da qui, la nomina di Barnier. Esordirà nella sua nuova funzione assistendo il presidente della Commissione nella preparazione dei lavori preparatori del Consiglio europeo dedicati alla politica europea della difesa. Nella nota la Commissione ricorda che per il nuovo incarico Barnier non riceverà alcun compenso.

I funzionari di Bruxelles dimenticano di ricordare che Barnier riceverà per tre anni circa 370 mila euro: compenso che spetta a tutti gli ex commissari Ue. E l'unico che ha rinunciato a simile beneficio è stato Antonio Tajani.

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