Roma Renzi l'ha già dimenticata: «Una telefonata inopportuna. Ma da quando noi siamo al governo le cose sono cambiate, chi sbaglia va a casa». E la Boschi quasi quasi neppure la conosce: «Non sapevo nemmeno che avesse un fidanzato. Tanto meno ci aveva informato che lui avesse degli interessi nell'ambito del suo stesso ministero».Federica chi? Perché, lavorava con noi? E sì, la Guidi era rotolata da parecchio nel cono d'ombra, era l'anello debole dell'esecutivo, il ministro senza partito, la firmataria della riforma che non riusciva a decollare, il peso morto, la reduce del defunto Patto del Nazareno. Potendo, il premier ne avrebbe fatto volentieri a meno da mesi.
Dovendo, non ha esitato a sacrificarla nel giro di dodici ore, giusto in tempo per i telegiornali della sera.Dal punto di vista di Palazzo Chigi, tanta fretta era necessaria per evitare ricadute sul prossimo referendum sulla trivelle e sulle comunali di giugno. E poi c'era uno degli assi portanti del governo da mettere in sicurezza. Maria Elena Boschi, già sotto pressione per il suo del padre nel caso dei derivati tossici di Banca Etruria, rischiava di finire pure lei triturata nell'inchiesta sulla smaltimento dei rifiuti petroliferi per colpa dell'intercettazione che ha estromesso la Guidi dall'esecutivo. «Se Maria Elena è d'accordo, dovremmo riuscire a mettere dentro al Senato l'emendamento che mi hanno fatto uscire quella notte», queste le parole al telefono dell'ex ministro allo Sviluppo al suo compagno Gianluca Gemelli. Il quale a sua volta ha girato con un sms la lieta novella al dirigente della Total Giuseppe Cobianchi.«Se Maria Elena è d'accordo». Però la Boschi dice di non saperne nulla, nemmeno conosce il fidanzato della Guidi, per lei Gemelli è solo l'ospedale del Vaticano a Roma ovest.
Quanto al provvedimento incriminato, nessun pentimento. «Il ministro per i rapporti con il Parlamento, cioè io, da regolamento deve autorizzare tutti gli emendamenti del governo. Tampa Rossa è un progetto strategico per il paese che prevede molti occupati nel Mezzogiorno e lo rifirmerei domattina. Il mio lavoro consiste proprio nel portare in aula i provvedimenti del governo».E a questo punto la presa di distanze potrebbe funzionare, tanto più che è stata accompagnata da una veloce messa alla porta della titolare dell'Industria. La Guidi per qualche ora ha provato a traccheggiare, ha abbozzato una possibile precisazione di merito, poi però ha parlato con Renzi e ha dovuto cedere.Perdere una torre per salvare la regina: l'arrocco del premier è una mossa logica. Del resto, se non è riuscito a resistere alla storia del Rolex il potente Maurizio Lupi, numero due di Ncd, come poteva sperare di farcela la Guidi? Presidente dei giovani industriali a 39 anni, destinata a ripercorrere la carriera di suo padre Guidalberto, diventata ministro sull'onda del patto Renzi-Berlusconi, il suo astro cominciò a declinare proprio quando l'intesa del Nazareno sfiorì.
Le polemiche sul possibile conflitto d'interesse con la ditta di famiglia, la Ducati Energia, gli scontri con le categorie che sono riuscite a frenare la sua riforma sulla concorrenza, da un anno congelata. Senza più partiti alle spalle, senza più feeling con Renzi, da diversi mesi il suo nome figurava in tutti i possibili rimpasti. Ora è Federica fuori: Federica chi?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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