Nell'archivio della Conservatoria di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, consultato da Il Giornale, spunta un'informazione su Antonio Di Maio, padre del vicepresidente del Consiglio Luigi di Maio, che infittisce il mistero edilizio sull'immobile fantasma costruito su un terreno di proprietà della famiglia del capo politico del M5S. Nel settembre del 2010 Equitalia, l'ex ente di riscossione tributi, passato oggi sotto il controllo dell'Agenzia delle Entrate, ha iscritto un'ipoteca legale sulle due particelle di terreno (n.811 e 1309) nel Comune di Mariglianella, di proprietà di Di Maio senior: terreni su cui i rilievi satellitari hanno fotografato un immobile non censito dall'Agenzia del Territorio (ex Catasto). L'ipoteca è stata accesa per un debito pari a 176 mila e 724,59 euro: non è chiarita la natura dei tributi eventualmente non versati al Fisco. Un'iscrizione ipotecaria può essere fatta per mille motivi: multe di vario tipo non pagate, bollette, fallimenti, detrazioni fittizie di cui l'Agenzia chiede la restituzione, o ancora tasse e imposte dovute e mai versate all'erario. Il debito potrebbe essere collegato agli anni in cui il genitore del vicepremier svolgeva l'attività imprenditoriale.
Nel mese di novembre, dai documenti depositati alla Conservatoria risulta ancora l'ipoteca iscritta sui due terreni. Anche se nel passaggio di documenti tra Equitalia e Conservatoria la procedura, per la cancellazione dell'ipoteca, potrebbe essere stata ritardata, visti i tempi biblici della burocrazia italiana. In ogni caso Di Maio senior potrebbe aderire al condono fiscale (decreto 23 ottobre 2018, n. 119) contenuto nella legge approvata dal figlio in Consiglio dei ministri due mesi fa: l'articolo 3 comma 9 della norma prevede che in caso di adesione al concordato fiscale non possono essere proseguite le procedure esecutive precedentemente avviate, salvo che non si sia tenuto il primo incanto con esito positivo». Dunque, se i terreni di proprietà non sono stati ancora venduti all'asta, la procedura si ferma. Ma l'atto ipotecario aggiunge un altro tassello al giallo sull'immobile fantasma: nel 2010, Equitalia ha messo l'ipoteca solo sui due terreni. Qualora fosse esistito un immobile, censito all'Agenzia del Territorio, l'ipoteca sarebbe stata accesa anche sul manufatto. Si parte dunque, da questa certezza, l'assenza di un manufatto dichiarato nell'anno 2010, per provare a svelare il mistero. Ma soprattutto per dare una risposta agli interrogativi posti da il Giornale. Al momento del passaggio di proprietà (anno 2000) e nel giorno dell'iscrizione dell'ipoteca (settembre 2010) non risulterebbero immobili sui due terreni. Le domande che pone il Giornale sono semplici: nei documenti presenti nel database dell'ex catasto, Di Maio padre è titolare solo delle due particelle di terreno: la n.1309 e n.811. Ma visionando gli estratti satellitari salterebbe fuori l'immobile sulla particella 1309. La struttura non risulterebbe censita al catasto e nemmeno nell'elenco dei fabbricati intestati a Di Maio senior.
Quell'immobile è stato costruito sulla base di un'autorizzazione edilizia? C'è una pratica di condono in corso? Ma quale? Basterebbe l'esibizione di un documento per chiarire i tanti dubbi che stanno sorgendo. Ma il ministro del Lavoro Di Maio anche ieri ha optato per la strada del silenzio. Preferendo non rispondere ai quesiti posti dal Giornale.
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