Anche Grillo e Casaleggio vogliono farsi una banca

Il figlio dell'ideologo del M5S cena con l'ad di Widiba, 100% Montepaschi. L'interesse per la finanza on line

Anche Grillo e Casaleggio vogliono farsi una banca

Una banca, a colazione. Pasto frugale, come al solito quando a tavola si siede Davide Casaleggio. La cronaca: Casaleggio junior, tra i leader del Movimento Cinque Stelle, ha incontrato Andrea Cardamone, amministratore delegato di Widiba, banca online del Monte dei Paschi di Siena. Lo stesso istituto salvato dall'intervento del governo Gentiloni. Lo stesso che, il 16 dicembre, aveva visto organizzare davanti alla propria sede di Siena il flash mob dei grillini, arrivati in Toscana per far sentire «la voce dei cittadini sullo scandalo Monte dei Paschi e sollecitare le autorità a fare chiarezza e giustizia su quanto accaduto». L'iniziativa andò bene, anche se quello fu un giorno sciagurato, lo stesso della deflagrazione del caso Raffaele Marra, l'arresto del capo del personale del Comune di Roma e il conseguente colpo alla giunta di Virginia Raggi, sindaca pentastellata. Così i militanti marciarono sulla città del palio, ma non «i cittadini» deputati e senatori, rimasti nella capitale per cercare le prime contromisure a quella che subito venne definita «giustizia a orologeria».

Dal flash mob al rendez-vous, l'incontro tra Casaleggio e Cardamone, amministratore delegato della banca che ha ancora il Monte quale socio unico. Si sono dati appuntamento a Milano, a pochi passi da parco Sempione, due giorni prima di capodanno. Neppure due settimane dopo l'ultima iniziativa per chiedere «chiarezza e giustizia» sul futuro del più antico istituto di credito italiano. Di cosa si è parlato? Dagli ambienti bancari nulla trapela sull'argomento della chiacchierata, c'è chi parla di un «incontro cordiale, molto cordiale, durante il quale Cardamone ha spiegato a Casaleggio i prossimi obiettivi della banca e quali nuove iniziative si potranno mettere in campo per venire sempre più incontro alle esigenze dei giovani che vogliono affidarsi a Widiba per acquistare casa o per avviare una nuova start-up». Incontro focalizzato sui progetti futuri, perché della recente storia della banca online, il Movimento sa molte cose, quasi tutte.

Fondata qualche tempo prima, Widiba si lancia sul mercato il 18 settembre 2013. Nel novembre del 2014, la pubblicità della banca targata Mps compariva sul blog di Beppe Grillo, www.beppegrillo.it. Ovviamente nessun segreto, tutto online, compreso il commento di un singolo utente (Marco Azzolini) che in una discussione sull'euro faceva notare la pubblicità e avanzava qualche dubbio sulla sua opportunità. Obiezione lasciata cadere senza polemiche, perché a Grillo, alla Casaleggio&Associati e alle teste pensanti del Movimento Widiba sembrava e sembra andare benissimo. Anzi, più che benissimo, quasi fosse un modello per quella «banca dei risparmiatori«, quella finanza diffusa e trasparente che è uno dei pallini di Casaleggio&(cittadini)Associati. Insomma, c'è una «simpatia ideologica» per Widiba, «banca che nel primo semestre 2016 ha visto salire la raccolta a 6.9 miliardi e i clienti a 150.000 unità contro i 139.000 di fine 2015, con le perdite ridotte a 4.8 milioni». Dunque pazienza se a controllarla è Monte dei Paschi. Non si può avere tutto dalla vita, ma una banca «amica» magari sì. Ora c'è chi ricorda un'altra vicenda, quella raccontata dal Giornale il 31 dicembre 2005. La trascrizione di una telefonata tra Piero Fassino e Giovanni Consorte, durante la quale l'allora segretario dei Ds chiede all'allora amministratore delegato di Unipol: «Ma abbiamo una banca?». Quella domanda fa riferimento ai tentativi di acquisizione da parte di Unipol della Banca Nazionale del Lavoro. «Questa è tutta un'altra storia, un incontro e una pubblicità alla luce del sole», già fanno sapere i fedelissimi di Grillo e Davide Casaleggio.

Ma tra i fuoriusciti dal Movimento c'è subito chi ricorda, con

astio e una certa sete di vendetta, una frase ricorrente di Davide. Usata spesso per declinare inviti a colazione, pranzo e cena. La frase: «Che interesse ho io a pranzare con te?». Con Andrea Cardamone qualche interesse c'è.

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