Il Decreto Dignità è stato approvato in via definitiva. Dopo l'ok alla Camera è arrivato anche il semaforo verde al Senato con 155 voti favorevoli, 125 contrari e 1 astenuto. Prima della approvazione finale le opposizioni hanno puntato il dito contro il decreto. (Leggi qui tutti i punti del decreto)
Le critiche dell'opposizione
Critica la posizione di Forza Italia con le parole di Anna Maria Bernini, capogruppo a Palazzo Madama: "Questo è il governo dei ’Nò. Il governo deve avere il coraggio di dire più ’SÌ. Finora abbiamo ascoltato no alla Tav, no al Tap, no ai vaccini. Non vaccinarsi - attenzione - è una libertà esercitata in modo arbitrario a scapito di chi si vaccina e anche di chi non può esporsi al rischio contagio, per esempio a scuola, perchè ha disfunzioni per cui ne morirebbe. La mia libertà finisce dove comincia la tua: questa è la base della nostra cultura liberale. Adesso sembra che si voglia invertire tutto questo. Noi ci batteremo fino allo spasimo per non essere travolti da questa deriva". Sulla stessa linea anche Di Bertoldi di Fratelli d'Italia: "Se l'intento era quello di andare verso la decrescita felice, forse ci state riuscendo. Le piccole imprese stanno reagendo con rabbia a questo decreto che impone lacci e lacciuoli. Questa non è dignità, è creare complicazioni alle imprese". Dura anche la presa di posizione del Pd che con Marcucci va alla'attacco: "Aumenterà la disoccupazione. Questo è il decreto della disoccupazione, e così andrebbe chiamato". Il decreto invece incassa il parere favorevole dell'alleato di governo dei pentastellati, la Lega, con le parole di Bagnai: "Confindustria attacca questo decreto? Fiat, Marcegaglia, Luxottica, Honda Italia, sono tutte aziende che recentemente hanno scelto di uscire da Confindustria, che è sempre più lontana dalle piccole e medie imprese. Abbiamo migliorato una legge che per qualcuno era già perfetta, vediamo cosa dirà Confindustria dopo l'approvazione di questo decreto".
Le novità sui contratti di lavoro
Ma cosa prevede il decreto Dignità? I punti principali riguardano i bonus per le assunzioni under 35 fino al 2020 e anche una stretta sui contratti di somministrazione per i portuali. Il decreto sempre sul fronte del Lavoro introduce anche lo stop allo "Stop&Go": viene previsto infatti l’esonero della disciplina dello stop&go, cioè l’interruzione tra un contratto a termine e un altro per il lavoro in somministrazione. Novità anche per il fronte alberghiero e per quello dell'agricoltura con l'introduzione di voucher fino a 10 giorni. Viene fissato inoltre il tetto per i contratti a tempo determinato che non possono mai superare il 30 per cento dei contratti a tempo indeterminato nella stessa azienda.
Le novità per la scuola
Sul fronte licenziamenti invece vengono aumentate le indennità in caso di offerta conciliativa per il licenziamento illegittimo. Nel decreto ci sono anche novità per quanto riguarda la scuola. Salta il tetto dei 36 mesi per i precari e sarà bandito un nuovo concorso straordinario riservato ai diplomati magistrali e ai laureati in scienze della formazione primaria.
Stretta sulla delocalizzazioni
Novità anche sul fronte delle politiche industriali con una stretta sulle delocalizzazioni. "Le somme derivanti da sanzioni" applicate alle aziende che delocalizzano prima di 5 anni dopo aver ricevuto contributi pubblici, sono riassegnate a un fondo finalizzato al "finanziamento di contratti di sviluppo ai fini della riconversione del sito produttivo".
Cosa cambia su giochi e slot
Infine arrivano alcuni cambiamenti sul gioco.
Il Ministero del Tesoro insieme a quello della Salute monitorerà l'offerta di gioco con una banca dati sull'andamento del volume di gioco e sulla distribuzione su tutto il territorio nazionale. Inoltre sarà obbligatorio l'uso della tessera sanitaria per poter giocare con le slot machines. Per i bar arriva anche un logo ufficiale che indica la presenza all'interno di slot machines.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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