Arriva il fisioterapista-robot che ti riaggiusta in 156 modi

Rivoluzione nella sanità: "Hunova" costa 100mila euro ed è un gioiello tricolore ideato dall'Itt di Genova

Arriva il fisioterapista-robot che ti riaggiusta in 156 modi

Si comincia con la fisioterapia. Un compitino facile facile, piazzi il marchingegno sopra di te e lui massaggia beneficamente. Risolve problemi agli arti inferiori e al tronco. Tra un po' arriveranno camerieri, badanti e autisti. Replicanti inappuntabili che nulla hanno a che vedere con i trastulli molto antropomorfi prodotti dai giapponesi. E neanche con i Blade Runner di Ridley Scott. Nulla. L'era robotica tanto declamata (e anche un po' temuta) è realtà. L'istituto italiano di tecnologia di Genova ha inaugurato la «Movendo Technology», la prima fabbrica di robot fisioterapisti Hunova. Il primo robot italiano nel mondo è già un successone.

E ora si apriranno inevitabili dibattiti sull'utilità di creare lavoratori meccanici e macchine ribelli in un Paese in sofferenza lavorativa. C'è un però. Innanzitutto il robot ha bisogno di una persona per il setaggio e il controllo dati. Inoltre stiamo parlando di apparecchi che sfruttano il bello dell'intelligenza artificiale, e cioè più lavorano, più raccolgono dati. Ogni esemplare è collegato agli altri, una banca dati. Esempio: chi ha trattato un anziano caduto potrà suggerire gli indicatori necessari per scongiurare futuri incidenti. Prezzo indicativo: 100mila euro al pezzo. Che, fa sapere il responsabile delle relazioni esterne dell'istituto italiano di tecnologia Stefano Amoruso, si recupera in un anno di trattamenti a 4 pazienti al giorno. E comunque si affitta a mille euro al mese. Ne hanno già venduto quindici esemplari. E ieri c'è stata la presentazione alla comunità scientifica. La fabbrica nasce grazie a un investimento di 10 milioni del Gruppo Dompè. «Movendo» attualmente ha una capacità produttiva di 10 robot al mese e a oggi conta 20 persone di staff fra ingegneri e sviluppatori, personale commerciale e amministrativo.

Ma cos'è Hunova? Nel robot sono stati mappati per la prima volta processi e protocolli clinici della riabilitazione. Tutto, dal design all'ergonomia, la meccatronica e il software che si articola in 156 esercizi di riabilitazione, sono il frutto di un lavoro fatto con i partner clinici e i loro pazienti. Il robot consiste di una piattaforma su cui è posizionata una seduta mobile, con di fronte un corrimano e uno schermo touch-screen. Per realizzarla Movendo Technology ha messo a frutto un decennio di ricerca nel campo della robotica umanoide. Per ora il macchinario è stato sperimentato su 400 pazienti che nel corso dei prossimi mesi aumenteranno, visto che a giugno comincerà la consegna dei primi 30 robot a centri riabilitativi italiani, tra cui la Casa della salute a Genova, la Clinica San Francesco e il Centro medico specialistico di Verona e il Gruppo Korian di Milano. Materialmente basta applicare un sensore sul petto del paziente, così che la macchina possa registrare la posizione del tronco e verificare la postura, sedersi sulla speciale sedia regolabile e appoggiare i piedi sulla piattaforma, una sorta di disco. Durante queste sessioni, il fisioterapista ha il controllo completo sull'esercizio, verificando da tablet che tutto si svolga correttamente.

Come detto, Hunova registra la performance e permette la misurazione di una serie di parametri che possono essere utili al personale sanitario per capire i progressi e orientare le sessioni successive. È proprio questa la chiave di volta: fornire dati utili a indirizzare le scelte del fisioterapista, non sostituirlo. La strada maestra.

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