"Aspettiamo la riforma della Costituzione da 70 anni". Ed è ironia su Renzi e Boschi

"Ma ancora non era in vigore". "A meno che non parli di quella della RSI". Premier deriso su Twitter

"Aspettiamo la riforma della Costituzione da 70 anni". Ed è ironia su Renzi e Boschi

Il governo ha fretta. Vuole portare a casa la riforma della Costiutuzione quanto prima. "Abbiamo l’esigenza di rispettare la data del 15 ottobre - spiega il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi in una intervista al Corriere della Sera - perché poi dobbiamo presentare la legge di Stabilità". E a chi la accusa di fare le cose frettolosamente pur di approvare il suo ddl, le replica secca: "Quale fretta? Sono 70 anni che stiamo aspettando la fine del bicameralismo paritario". Settant'anni fa? Nel 1945? Al governo ne devono essere davvero convinti. Tanto che lo stesso Matteo Renzi, durante la conferenza stampa con il premier lussemburghese Xavier Bettel, ha sottoscritto la linea della Boschi: "Non per cattiveria, ma a chi dice state facendo troppo veloci rispondo: non per cattiveria, ma questa riforma è attesa da 70 anni".

Aldilà dello strafalcione storico, pare che Renzi e la Boschi si siano soltanto lasciati prendere un tantino la mano. Pur di difendere il ddl che vuole modificare le prerogative e la composizione del Senato, premier e ministro si sono serviti di iperboli oratorie che datano la Costituzione quando ancora non c'era. La Carta italiana è stata, infatti, approvata il 22 dicembre 1947 e promulgata il 27 dicembre 1947. Non solo. È entrata in vigore "solo" il primo gennaio 1948. Insomma, sarebbe un po' difficile credere che qualcuno avesse pensato di riformarla ancor prima ancora di averla approvata.

La gaffe del duo non è passata sotto traccia.

E sui social sono stati bersagliati da critiche e prese in gito. "Per Renzi riforme sono attese da 70 anni - si legge su Twitter - stavolta si è veramente allargato. Costituzione è del 48, di anni ne ha 67".

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