Il tema dell'autonomia continua ad agitare il governo e la maggioranza. Dopo al sfida della grillina Nugnes che ha chiesto lo stop a "costo di far cadere l'esecutivo", Di Maio e Salvini a gennaio dovranno affrontare la questione che riguarda il nuovo assetto delle regioni che chiedono più autonomia. E dal Veneto, capofila per questa battaglia, arriva la presa di posizione chiara del governatore, Luca Zaia: "Sono pronto alla firma, ma non firmerò un testo annacquato: non vorrei che qualcuno, e non mi riferisco a una persona in particolare, pensasse che al Veneto basta una conferenza stampa per firmare un progetto serio com’è quello dell’autonomia", afferma al Gazzettino.
Il governatore del Veneto poi parla del premier Conte che materialmente dovrà gestire la partita con le Regioni: "Reputo il presidente del Consiglio una persona seria e non sprovveduta. Per questo il premier Conte sa benissimo che sulle 20 materie a legislazione concorrente e sulle 3 di competenza statale per cui è possibile la delega, la Costituzione prevede la possibilità di attribuire alle Regioni ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia". Infine mette in guardia l'esecutivo: "Divagazioni sul tema non ci devono essere, nè da parte delle Regioni nè tanto meno da parte del Governo. Se così non fosse, vorrebbe dire che i cittadini sono presi in giro.
Nel contratto Lega-M5s, ha ricordato, «c’è scritta l’autonomia del Veneto. Sarebbe imbarazzante per i Cinquestelle in Veneto sostenere l’autonomia fin dal referendum e a Roma invece no: vorrebbe dire cancellare quel partito sotto il profilo della credibilità".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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