Incontrai Roberta e Flavia quando avevano 15 anni, casualmente, alle Tre fontane, circolo storico di Roma. Erano impegnate sui campi coperti e mi accorsi subito che giocavano veramente bene: si capiva che sarebbero diventate molto forti. La loro storia è tutta pugliese, insieme hanno condiviso ogni competizione giovanile e il doppio, aggiudicandosi da ragazze tutte le coppe regionali. Per questo, giovanissime, vennero presto convocate a Riano e all'Acquacetosa, diventando subito tra le migliori d'Italia. Erano solo delle ragazzine quando le vidi affacciarsi in doppio agli Internazionali d'Italia... E adesso eccole lì, insieme nella finale di uno slam… Un risultato che realizza i loro sogni.
Flavia è stata fra le prime 10 del mondo e adesso può rientrare, Roberta sfiora di nuovo l'ingresso e nell'ultimo quadriennio si è dimostrata fortissima anche in singolare. Perché ricordiamolo, ha vinto tutti i tornei del grande slam in doppio con Sara Errani, ma a marzo la coppia si è sciolta. Ora l'incidente è risolto, magari torneranno insieme.
La storia di Roby e Flavia è lunga quasi 20 anni. Hanno personalità molto forti, sono determinate e consapevoli, campionesse pure fuori dal campo. Flavia ha 33 anni e mezzo, Roberta uno in meno, l'età conta poco: dipende da come ci si sente e dalle motivazioni, in fondo anche Serena Williams ha 34 anni. Tecnicamente sono diverse, Roberta gioca il rovescio in back come poche e in quel colpo ricorda Steffi Graf. Rispetto a Flavia è esplosa più tardi, anche grazie al lavoro a Palermo con Francesco Cinà. Flavia è una giocatrice a 360 gradi, molto potente. Ha fronteggiato varie operazioni e anche per questo merita tutti questi successi.
Corrado Barazzutti
ct della Nazionale italiana tennis
(testo raccolto da Vanni Zagnoli)
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