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Dalla bad bank lo Stato può incassare 200 milioni

Le stime sul sistema di garanzia delle sofferenze bancarie. Gli istituti cederanno 70 miliardi

Dalla bad bank lo Stato può incassare 200 milioni

Roma - Il Tesoro potrebbe incamerare fino a un miliardo di euro e guadagnare 150-200 milioni in tre anni. Sono stime, beninteso, dei risultati economici che potrebbero determinarsi con il sistema della garanzia statale sulla cartolarizzazione delle sofferenze bancarie o «Gacs» come l'ha ribatezzata il ministro Padoan. Ieri, infatti, il capo della direzione Banche di via XX Settembre, Alessandro Rivera, ha spiegato come funzionerà il meccanismo concordato con Bruxelles e che entro fine marzo dovrebbe diventare operativo con un decreto.«Il costo della garanzia - ha dichiarato Rivera - sarà di 90 punti base nei primi tre anni». Il che significa che per ogni mille euro di bond emessi dalle società di cartolarizzazione, bisognerà pagare 90 euro se si vuole ottenere la garanzia statale. Ieri mattina, infatti, il ministero dell'Economia ha diramato una nota nella quale vengono chiariti tutti i dettagli della Gacs. Il prezzo dell'«appoggio» statale sarà infatti correlato a quello dei credit default swap (Cds), che sono i derivati che proteggono dai fallimenti degli emittenti obbligazionari. Il Tesoro, che garantirà le tranche senior a minore rischio di insolvenza, non accetterà bond che abbiano un rating spazzatura e se vi sarà qualche abbassamento del giudizio da parte delle agenzie, la garanzia sarà revocata. Tuttavia ai titoli investment grade con valutazione più bassa come la «BBB-» di Standard & Poor's sarà chiesta una garanzia commisurata ai Cds «BBB», dunque abbastanza vantaggiosa perché riferita a una classe di merito più alta. A questa, però, si aggiungerà una commissione che crescerà dopo i primi tre anni e successivamente dopo il quinto in modo da accelerare il recupero dei finanziamenti non onorati.Ora facciamo un esempio pratico che si basa sulle simulazioni effettuate un paio di giorni fa dagli analisti di Equita Sim. Secondo gli esperti, se lo Stato si impegna a garantire fino a 20 miliardi le banche potrebbero cedere fino a 70 miliardi degli oltre 200 di sofferenze lorde. La garanzia dello Stato, come detto, è teorica: finché un credito è totalmente irrecuperabile il Tesoro non sarà chiamato a versare un euro. Le tranche senior a rischio più basso generalmente rappresentano il 70% dell'ammontare di una cartolarizzazione. Dunque in questa ipotesi la Repubblica si espone su un totale massimo e «virtuale» di 49 miliardi. Su questi vi sarebbe un incasso di 440 milioni di commissioni il primo anno e un po' di meno nei successivi due perché nel frattempo i crediti vengono rimborsati e la garanzia si restringe. Poiché le tranche senior hanno un tasso di inadempienza molto contenuto (tra l'1,5 e il 2,5-3%) nei primi tre anni le perdite potenziali da garantire su questo cumulo virtuale (ricordiamolo) dovrebbero aggirarsi sugli 800-850 milioni.

Il saldo è positivo per 150-200 milioni.La Gacs non risolve il problema a monte. Cedere le sofferenze a prezzi di mercato a un veicolo potrebbe determinare gravosi buchi di bilancio per le banche e, perciò, frenarle. Il calo di Borsa si spiega così.GDeF

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