C'è soddisfazione in Forza Italia per l'assoluzione in secondo grado di Silvio Berlusconi. Ma c'è anche amarezza per un processo dai risvolti mediatici e politici, più che giudiziari.
"Berlusconi innocente!!! E adesso Commissione parlamentare d’inchiesta sul colpo di Stato del 2011", dice Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, "Questa sentenza impone di riscrivere la storia di questi anni. Ed impone, come minimo risarcimento, la grazia subito per Silvio Berlusconi, se esiste un po' di decenza. Non ci sono incertezze nel dispositivo della sentenza, nessun rimando a formule dubitative. È stata una panzana immensa, ciclopica. Un masso che ha schiacciato la reputazione di Berlusconi per anni, e con lui quella dell’Italia. Una frana ignobile che ha mutato il corso della storia del nostro Paese, dirigendola verso il baratro dove sappiamo di essere con la sequenza di Monti, Letta e Renzi".
"Berlusconi assolto. Finalmente la verità, peccato che un falso ha cambiato la storia politica del nostro Paese", scrive su Twitter la deputata di Forza Italia Daniela Santanchè. "Per la prima volta dopo troppo tempo viene ristabilita la verità, si ritorna alla serietà e il diritto torna ad essere dignitoso", dice poi Luca d'Alessandro, segretario della commissione Giustizia alla Camera, che si chiede: "Adesso chi paga? Chi paga per il fiume di denaro speso? Chi paga per la lesione alla dignità di un presidente del Consiglio, di un uomo, di un padre messo alla gogna grazie a spiate distorte fatte attraverso il buco della serratura? Chi paga per il danno d’immagine provocato all’Italia da un dibattimento in cui si è parlato di tutto tranne che di diritto? Ma soprattutto, chi paga per lo scempio messo in atto dalla procura di Milano, che ha istruito un processo attraverso abusi, irregolarità e interrogatori dei principali testimoni della pseudo-accusa senza averne la titolarità?". Dello stesso tono, Mario Mantovani, componente dell'ufficio di presidenza di Forza Italia: "Una notizia che ci riempie di gioia e che non sorprende chi conosce il presidente. Ma chi ripagherà lui ed il Paese per le violenze subite?".
"Il migliore complimento per una sentenza è quello di essere giusta, equa, obiettiva", sottolinea invece Maria Stella Gelmini, "I magistrati non hanno ceduto a una propaganda e a una pressione fortissima a tutti i livelli. I giudici hanno fatto i giudici. Questa sentenza è una scuola di metodo che ristabilisce un rapporto corretto tra politica e magistratura e attua la Costituzione".
Chiede maggiore chiarezza sulla caduta di Berlusconi anche Angelino Alfano: "Noi del Nuovo Centrodestra esprimiamo grande soddisfazione e compiacimento per l’assoluzione del Presidente Berlusconi nel processo Ruby", ha detto il vicepremier, "Viene confermata un’innocenza della quale non abbiamo mai dubitato. È una assoluzione che chiede una rilettura storico politica di quel terribile anno 2011 che si concluse con la caduta dell’ultimo governo di centrodestra, dopo mesi di logorante polemica nascenti proprio dal caso Ruby, esploso nel gennaio di quell’anno".
Soddisfazione anche tra le file del Pd, dove la sentenza fa ben sperare per l'esito delle riforme.
Anche se in molti - sia nella maggioranza che in Forza Italia - sottolineano che le vicende giudiziarie del Cav non incidono sui patti, il vicepresidente della Camera, Roberto Giachetti, dice: "Ho visto che negli ultimi giorni Berlusconi era assolutamente determinato sulle riforme, pur essendo pendente una sentenza da cui l'entourage di Berlusconi sicuramente non si aspettava notizie positive. Eppure questo non gli impedito di essere determinato sulle riforme. Francamente credo perciò che non cambi molto, se non che umanamente sarà una persona più serena di quanto non fosse qualche giorno fa".
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