L'Italia peggiorata dall'euro e migliorata dall'Alta velocità. È il Paese descritto da Silvio Berlusconi che in un'intervista al Corriere dell'Umbria traccia il bilancio degli anni passati dalla sua discesa in campo e si prepara alle prossime elezioni.
"Alcuni cambiamenti sono stati in peggio, come l'introduzione dell'euro con quelle modalità e a quei valori improvvidamente accettati da Prodi che ha dimezzato i redditi e i risparmi degli italiani, altri in meglio, come ad esempio l'alta velocità ferroviaria, che ha reso il Paese più competitivo", spiega il Cavaliere, "Direi però che i grandi nodi rimangono da sciogliere, e gli italiani oggi sono più scettici e più delusi, dopo quattro governi della sinistra che non sono stati scelti dai cittadini. D'altronde come potrebbero non essere scettiche e deluse, per esempio, le popolazioni dell'Italia centrale colpite dal terremoto, che - a differenza di quanto avvenne nel 2009 all'Aquila quando governavamo noi - oggi a due anni dal terremoto non riescono ancora ad avere un tetto sicuro e non vedono ripartire la ricostruzione?".
Resta anche il nodo Europa, con "i nostri governi" che "non hanno saputo tutelare gli interessi dell'Italia". "Quello che l'Italia dovrà fare sarà chiedere di ripensare radicalmente il modello di integrazione europea, passando dall'Europa dei burocrati all'Europa dei popoli", dice ora il leader di Forza Italia, "Se vogliamo che l'Europa abbia un futuro e che per l'Italia torni ad essere un'opportunità e non un problema si dovrà passare dall'attuale Europa dei burocrati all'Europa dei popoli".
Berlusconi ha anche dato le "pagelle" ai leader esteri, anche se ha negato che si possa importare un "modello straniero", dal momento che ogni realtà è diversa. Promosso Donald Trump e le sue "scelte coraggiose", come la riforma fiscale: "Un modello che noi dovremmo seguire e imitare, invece di criticarlo e protestare come ha fatto, con un certo provincialismo, il governo italiano", sottolinea l'ex premier. Parlando poi dei partner europei - sui quali "non sta a me dare giudizi", il Cavaliere si sofferma su Emmanuel Macron ("È brillante e preparato, ma la sua è una sinistra che ha distrutto la sinistra storica", dice, "Forse è un bene ma non è il nostro modello") e su Angela Merkel ("Con lei condividiamo i valori di fondo, la visione dello Stato e della società ma non è neppure lei un modello, perchè l'Italia ha altre specificità").
Ma della Cancelliera apprezza il fatto che "abbia rappresentato in questo decennio difficile un baluardo di stabilità e di responsabilità in Europa", pur tutelando gli interessi della Germania. "Ma questa non è una colpa", sottolinea Berlusconi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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