"L'obiettivo? Vincere". Silvio Berlusconi si prepara al voto e fissa l'asticella: "Con Forza Itlaia puntiamo al 30%: ci arriveremo recuperando coloro che votavano già per noi e che sono quegli elettori moderati che, disgustati e delusi da questa politica e da questi politici, si sono rassegnati e non vanno più a votare".
Il Cavaliere è certo di riuscire a convincere gli astensionisti a tornare alle urne "spiegando che il loro interesse sarà quello di non consentire una vittoria dei Cinque Stelle". "Il Paese è a un bivio", spiega a Rai Parlamento, "Da un lato la nostra esperienza, concretezza, pragmatismo; dall'altro, i Cinque Stelle che sono dei dilettanti. Sono diventati loro i veri professionisti della politica, perché per loro l'unico mestiere, l'unico mezzo di sostentamento è ciò che guadagnano in Parlamento. Noi abbiamo un progetto per far ripartire l'Italia, mentre il loro massacrerebbe di tasse la nostra economia, e il ceto medio che loro invidiano, bloccherebbero le infrastrutture, accentuerebbero l'incubo giustizialista contro la libertà di tutti gli italiani e isolerebbe il nostro Paese in Europa e nel mondo". E dà un "consiglio" a Luigi Di Maio: "Gli direi di trovarsi prima un lavoro e poi proporsi per governare l'Italia".
Resta fuori dai giochi invece il Partito democratico: "Il Pd è in crisi e non è nemmeno più in corsa per la guida del Paese", sottolinea l'ex premier, "E non per colpa del suo leader ma perché, come tutta la sinistra in Europa, è rimasto al secolo scorso, allo statalismo. Ha esaurito la sua capacità di progetto e innovazione. In tutta Europa la sfida è tra le forze di governo che sono espressione del Ppe e i movimenti ribellisti, pauperisti, giustizialisti come i Cinque Stelle".
E le questioni interne al centrodestra? Per Berlusconi i nodi sono in via di dipanazione: "I miei rapporti con Salvini sono buoni: al di là degli stili diversi, al tavolo di lavoro è serio ragionevole", assicura il Cavaliere, secondo cui l'ipotesi di un Gentiloni bis è remota: "Io sono certo di tre cose: dopo le elezioni ci sarà un governo scelto dalla maggioranza degli italiani, che questo governo sarà del centrodestra e che Forza Italia sarà il primo partito a proporre al capo dello Stato il nome del candidato premier. Siamo già molto vicini alla maggioranza assoluta in Parlamento".
Un accenno anche al tema dell'immigrazione clandestina con cui l'Europa - e soprattutto l'Italia - deve confrontarsi: "Il mio governo con i patti con la Libia di Gheddafi e altri stati sul Mediterraneo aveva fermato l'immigrazione clandestina", ricorda l'ex premier, "In tutto il 2010 erano arrivati solo 4.400 migranti, quanti ne sono arrivati in un solo week end la scorsa estate. Oggi da noi si calcola, chi dice 476mila, chi 490mila migranti che non lavorano e che per campare sono costretti a delinquere.
È necessario che questa volta non sia l'Italia, ma l'Europa a stipulare dei trattati con la Libia e con tutti gli altri paesi africani e trattati con paese d'origine per effettuare dei rimpatri. I paesi del benessere dovranno decidersi a varare un grande grande piano Marshall per l'Africa ne ho parlato con Putin e lui era assolutamente d'accordo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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