Berlusconi: "Pronti a sostenere un governo a guida Salvini"

Berlusconi: "L'unica maggioranza possibile è un centro-destra che trovi in Parlamento i numeri per sostenere un nuovo governo"

Berlusconi: "Pronti a sostenere un governo a guida Salvini"

"Siamo pronti a sostenere Salvini premier". Silvio Berlusconi, in un'intervista al sito di Affaritaliani, si dichiara pronto a sostenere un governo guidato da Matteo Salvini. E alla domanda se avrebbe i voti in Parlamento, il leader azzurro risponde: "Mi risulta che siano molti in Parlamento, anche fra i Cinque stelle, ad essere disponibili, per convenienza, per calcolo o per senso di responsabilità, a sostenere un nuovo governo senza passare per nuove elezioni". Con quale maggioranza possibile? "L'unica maggioranza possibile è un centro-destra che trovi in Parlamento un numero sufficiente di parlamentari che diano vita ad un nuovo gruppo di sostegno al nuovo governo", afferma il presidente di Forza Italia.

Alla domanda su quale soluzione sia auspicabile nel caso in cui il governo Conte andasse in crisi, il presidente di Forza Italia ha risposto: "Quello che chiediamo dal principio della legislatura: quel governo coerente con il voto degli italiani, che hanno assegnato la maggioranza relativa al centro-destra. Un governo che realizzi il programma di tutto il centro-destra. Meno tasse per famiglie e imprese, meno burocrazia, più infrastrutture, più garanzie per i cittadini".

E ancora: "Meglio votare domani mattina che tenere in piedi un governo che gli elettori non hanno mai votato e che sta distruggendo l'economia, sta bloccando l'Italia, la sta isolando in Europa e nel mondo. I governi tecnici sono la negazione della sovranità popolare e non fanno bene alla democrazia. Per un governo tecnico non ci sarebbero comunque né le condizioni numeriche nè quelle politiche".

In merito alla politica estera, Berlusconi poi ha detto: "Votare l'esclusione di Viktor Orban dal Ppe alla vigilia delle elezioni europee è un errore politico e non solo per la perdita, all'interno del Parlamento europeo, di membri che afferiscono alla grande famiglia dei Popolari europei, ma anche per l'effetto che avrebbe su altre delegazioni. Comprendo la sensibilità degli altri Paesi dell'Unione europea, ma Forza Italia non può votare a favore dell'esclusione di Orban, che è anche da molti anni un mio caro amico.

Sono da sempre convinto che la missione del Ppe, nonché la sua forza, sia quella di puntare ad aggregare tutte le forze liberali e democratiche che sono alternative alla sinistra. Non farlo, avvantaggerebbe i nostri avversari e indebolirebbe il nostro progetto riformatore dell'Europa".

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