Berlusconi resta alla finestra Niente sconti a chi governa

Il Cav pronto a riprendersi la scena se i due fallissero Gelmini: «Lega e M5s distanti, avevamo avvisato Salvini»

Berlusconi resta alla finestra Niente sconti a chi governa

La delusione per i veti sollevati sul suo nome è ormai superata. Silvio Berlusconi ha ormai ricaricato le pile e viene descritto agguerrito, deciso a riprendersi la scena e a rendere Forza Italia nuovamente protagonista.

Il Cavaliere ieri ha evitato di commentare il cammino accidentato della trattativa tra Lega e Cinquestelle. Ha apprezzato il ringraziamento rivolto da Matteo Salvini a lui e a Giorgia Meloni e la dichiarazioni con cui l'alleato leghista ha ancorato la sua collaborazione con Luigi Di Maio al rispetto per la sua appartenenza al centrodestra. A questo punto Forza Italia resta alla finestra. Se i leader della Lega e Cinquestelle riusciranno a varare l'esecutivo la linea resta di farlo partire, ma senza sconti.

Di certo Forza Italia sta rafforzando il proprio profilo critico. Berlusconi e i suoi dirigenti non chiederanno nessuna poltrona proprio per marcare le distanze e avere le mani libere. Il consiglio al numero uno del Carroccio è sempre più quello di tornare a muoversi esclusivamente nell'alveo di centrodestra. «Il tempo è scaduto, gli italiani non possono continuare a guardare loro che giocano con le istituzioni, indichino programma e premier o si mettano l'animo in pace», dice Sestino Giacomoni, parlamentare vicinissimo a Berlusconi. «Forza Italia ha consentito di tentare la formazione di un governo» aggiunge Giorgio Mulè. «L'auspicio è che Salvini prenda atto del rischio di chiudere un accordo di governo con i Cinquestelle». Sulla stessa lunghezza d'onda Mariastella Gelmini. «Le distanze tra Lega e Cinquestelle sono ben visibili, avevamo messo in guardia Salvini. Speriamo nonostante tutto che riesca a far valre la voce del centrodestra». Critica anche Giorgia Meloni: «Fossi in Salvini un'ultima riflessione la farei su cosa sia meglio fare: se tornare al voto, con una nuova legge elettorale, dove il centrodestra vincerebbe garantendo un governo stabile, o scegliere un'avventura dagli esiti incerti». Un consiglio a Salvini arriva anche da Stefano Parisi: «Non snaturare la Lega. Meglio tornare al voto che caricare il futuro dei nostri giovani di ulteriore debito senza speranza».

Se il futuro del governo resta oscuro, i sondaggisti si dicono certi che il ritorno alla candidabilità di Berlusconi produrrà un dividendo elettorale per Forza Italia. «Berlusconi dal punto di vista politico vale molto - dichiara Renato Mannheimer - è capace di infervorare e rassicurare il pubblico di Forza Italia e, con la stessa facilità, può riportare al suo partito molti dei voti che si sono spostati sulla Lega, si può azzardare fino al 2/3%. Berlusconi può fare ancor di più la voce grossa adesso, specie di fronte alle difficoltà che Matteo Salvini dovrà affrontare con un governo in coalizione con i Cinquestelle». Concorda con lui Antonio Noto, che fa una distinzione specifica. «Il peso elettorale di Berlusconi è diverso se si parla di Politiche o di Europee. Crediamo che per le prime il Cavaliere possa recuperare un valore del 5% rispetto al valore di Forza Italia il 4 marzo.

Il 66% dell'ex elettorato del suo partito, che il 4 marzo ha votato Lega, prenderebbe in seria considerazione di tornare alle proprie preferenze precedenti, se quello di Berlusconi tornasse ad essere un possibile nome per la carica di premier. Se invece guardiamo alle elezioni europee il valore aggiunto potrebbe trasformarsi in 2/3 punti, un valore minore perché la posta in gioco non sarebbe la premiership».

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