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Berlusconi: "Salvini nel Ppe? Mi impegnerò per trovare un accordo"

Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi: "Per contare ai sovranisti come Orban e Salvini converrà trovare un accordo con il più importante partito europeo"

Berlusconi: "Salvini nel Ppe? Mi impegnerò per trovare un accordo"

A chi si unirà il drappello di europarlamentari della Lega eletti il prossimo 26 maggio? Grandi manovre in corso, anche se, per ovvie ragioni, prima bisogneà vedere i numeri. Silvio Berlusconi fa sapere che crede ancora "possibile trovare un accordo tra il Ppe e dei leader sovranisti come Orban e Salvini facendoli ragionare". In un'intervista all'agenzia Lapresse il leader di Forza Italia sottolinea che Orban e Salvini "da soli, con gli altri parlamentari sovranisti nel Parlamento, resteranno all’angolo". Di conseguenza, prosegue, "a loro converrà, per contare, trovare un accordo con il più importante partito europeo e aggiungere i loro voti a quelli popolari nel Parlamento europeo su temi sui quali si sia trovato preventivamente un accordo". Il Cavaliere assicura di voler lavorare per raggiungere questo risultato: "Io, che sono accusato di aver troppo talento per la mediazione, mi impegnerò per riuscirci".

Berlusconi affronta anche il caso del dl sicurezza bis: "Il problema non sono i decreti, per altro magari scritti male. Il problema è quello del controllo dei centri città e delle periferie urbane. Questo governo si è occupato prevalentemente della frontiera meridionale, della protezione e della sicurezza sulle coste, un tema importante certo, ma ci si è dimenticati del resto, di altri luoghi di frontiera del nostro territorio. Nonostante le premesse non c'è stata alcuna svolta".

Il leader di Forza Italia si sofferma anche sui fatti di cronaca che hanno visto la piccola Noemi restare per giorni tra la vita e la morte: "A Roma e a Napoli i casi di cronaca raccontano di violenze quotidiane e di un ordine pubblico a rischio. La storia di Noemi ci ha addolorato e angosciato. È stata una tragedia che ci deve spingere a mettere in campo nelle situazioni locali più rischiose una rete di prevenzione e di sicurezza.

Preghiamo per lei e per tutti gli altri bambini che non meritano di soffrire".

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