Il sindaco dem di Bibbiano Andrea Carletti non andava sottoposto agli arresti domiciliari, lo ha confermato la Cassazione. Ma non vuol dire che sia uscito senza conseguenze dalla storiaccia degli affidi illeciti.
Proprio mentre usciva la motivazione con cui la Suprema corte confermava che no, non c'erano gli estremi per limitare la libertà del primo cittadino dem ecco che la mazzata arrivava dalla procura di Bologna: indagini chiuse e avvisi ai 26 indagati. E tra i 26 indagati è rimasto anche il sindaco Carletti, per il quale sicuramente sarà chiesto il giudizio, visto che la notifica degli avvisi di chiusura indagini è l'atto propedeutico alla richiesta della procura. In tutto i carabinieri di Reggio Emilia hanno notificato 26 avvisi di conclusione delle indagini, mentre i capi d'imputazione elencati nell'atto sono 108. Confermate, a vario titolo, tutte le ipotesi accusatorie. Dalle carte emergono altri particolari inquietanti: pacchi con regali per bambini allontanati dalle famiglie mai consegnati dagli operatori, un danno erariale che la Procura stima in 200mila euro per aver affidato al centro studi Hansel e Gretel il sistema degli affidi senza bando, con lo psicoterapeuta Claudio Foti che per i pm avrebe costretto una minore «a sedute serrate, attraverso modalità suggestive e suggerenti, con la voluta formulazione di domande sul tema dell'abuso sessuale e ingenerando in tal modo in capo alla minore il convincimento di essere stata abusata sessualmente dal padre e dal socio» e altri dettagli choc come uno psicoterapeuta travestito da lupo cattivo.
Se dunque, per la Cassazione, non c'era motivo di mettere i l sindaco ai domiciliari, intatta e aperta rimane comunque la vicenda giudiziaria. Carletti indagato per abuso di ufficio e falsità ideologica. Per la Procura il sindaco insieme ad altri indagati tra i quali lo stesso Foti avrebbe brigato «al fine - si legge nell'avviso di conclusione indagini di consentire a quest'ultimo la prosecuzione illecita del servizio di psicoterapia, portavano avanti il progetto, già avviato in precedenza, di una comunità per 18 minori in affido vittime di maltrattamenti e/o abusi sessuali da crearsi a Bibbiano, su precisa indicazione di Carletti, progetto denominato Utopia».
Secondo i magistrati «era stato già predisposto il progetto planimetrico, la suddivisione dei ruoli e concordata la retta giornaliera di 250 euro a minore in cui risultava già incorporato il servizio di psicoterapia specialistica che, in assenza di qualsivoglia procedura ad evidenza pubblica, era stato
già interamente affidato al centro studi Hansel e Gretel il quale sarebbe stato destinatario di un centro studi adiacente alla comunità medesima e avrebbe curato, verso corrispettivo, la formazione degli operatori sociali».
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