Laura Boldrini torna a difendere le Ong con una lettera a Repubblica. ll presidente della Camera di fatto interviene nel dibattito sull'emergenza immigrazione e sulle recenti vicende che riguardano i nuovi equilibri tra Italia e Libia nel Medieterraneo: "Non si spara sulla Croce Rossa, non si colpiscono i soccorritori che intervengono in situazioni di pericolo». Inizia così la lettera della presidente della Camera, Laura Boldrini, pubblicata oggi su Repubblica, nella quale la terza carica dello Stato osserva che «il rispetto e l’ammirazione di cui hanno sempre goduto color che cercano di salvare vite e alleviare sofferenze sembrano non valere più per le Ong impegnate nel Mediterraneo e oggetto da settimane di una pesantissima indiscriminata campagna di denigrazione". Poi afferma: "Meritano rispetto le ragioni delle Ong, anche di quelle preoccupate per la presenza di armi a bordo prevista dal codice. Che non significa in alcun modo ambigua equidistanza tra trafficanti di esseri umani e legittime istituzioni democratiche. Va compresa l’esigenza di essere disarmati sempre, comunque e dovunque, perché questo consente loro di operare nelle circostanze più difficili".
Infine sulla recente presa di posizione della Libia afferma: "Ho letto nei giorni scorsi cronache compiaciute per il fatto che finalmente la Guardia costiera di quel Paese comincia a fermare in acqua e riportare indietro i migranti che tentano la traversata. Questo alleggerisce senz’altro il numero degli arrivi sulle nostre coste. Ma non è doveroso chiedersi che fine fanno coloro che tornano in Libia?".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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