La Boldrini contro i rimpatri: "Gli immigrati vanno accolti"

Fa il predicozzo a chi non accoglie gli immigrati: "Basta boicottaggi". E chiede di aprire completamente le frontiere

La Boldrini contro i rimpatri: "Gli immigrati vanno accolti"

Laura Boldrini non molla. Per lei gli immigrati vanno accolti, tutti. E non ci sono ragionamenti che tengano. Per questo non vuole sentire parlare di rimpatri forzati. "Non è ammesso rimandare indietro chi chiede asilo, a causa di guerre o persecuzioni". E se la prende con gli Stati dell'Unione europea che boicottano il piano di Juncker sull'immigrazione. "Si comportano come alcune delle nostre regioni".

Intervistata da Repubblica, la presidente della Camera fa il predicozzo sia all'Europa sia ai governatori del Nord. Non importa se, come dimostrato da un sondaggio di Renato Mannheimer per ilGiornale, gli italiani sono arrivati a un punto tale di esasperazione che solo il 17% è disposto a continuare ad accogliere. Anche percé, oltre ai costi esorbitanti dell'operazione, il Paese deve far fronte anche a un'emergenza sicurezza senza precedenti. Eppure, anche davanti a un'evidente situazione di disagio, ha la meglio l'ideologia buonista. "Se chiediamo all’Europa una condivisione con quale credibilità lo facciamo se poi all’interno del nostro Paese viene meno lo stesso spirito? - si interroga - la Boldrini - rimproveriamo alla Ue di non fare abbastanza, ma alcuni presidenti di Regione attuano esattamente quello che alcuni Stati dell’Unione fanno con noi".

Nell'intervista a Repubblica, la Boldrini se la prende con i governatori leghisti Roberto Maroni e Luca Zaia che si sono rifiutati di accogliere altri immigrati. "Com’è possibile che in Sicilia ci sia ancora il 20% di chi è arrivato quest’anno, mentre in Lombardia solo il 9%? - tuona la presidente della Camera - in proporzione alla popolazione dovrebbe essere il contrario. Il punto è come viene raccontata la questione, la benzina che viene gettata sul fuoco. Apprezzo Renzi quando dice 'no' alla paura perché i numeri non lo consentono, anche se il Paese viene descritto come sotto assedio". Ma i numeri, la Boldrini, li racconta un po' come vuole. Non dice, per esempio, che le Regioni rosse hanno le percentuali più basse d'Italia in termini di accoglienza. Non dice che la Lombardia, per esempio, oltre agli immigrati accolti ci sono quelli che arrivano per viverci. E non dice che solo a una minima parte dei richiedenti asilo lo Stato riconosce lo status di rifugiati.

"C'è chi vorrebbe rendere l'Italia un paese peggiore - tuona - e s'inventa qualsiasi cosa pur di

snaturare il suo Dna, basato sulla naturale apertura e accoglienza in quanto storico crocevia di popoli, religioni e lingue". Ma forse la Boldrini non si è accorta che gli italiani non ne possono più di essere un crocevia.

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