"Negli ultimi tempi arrivano meno migranti. Non ci sono le Ong nel Mediterraneo. Ma noi stiamo parlando di persone, uomini e donne e bambini. Qualche domanda ce la dobbiamo fare. Cosa è successo? Quello che è accaduto ce lo raccontano i giornalisti che vanno, gli esperti delle Nazioni Unite: non vengono più perché quelle persone sono detenute in luoghi fetidi e senza rispetto dei diritti più elementari della persona". Laura Boldrini torna a parlare di un tema a lei caro: quello dell'immigrazione.
Durante la Festa di Sinistra Italiana a Reggio Emilia, la presidente della Camera ha aggiunto: "Questo a me non può dare soddisfazione. Io non sono contenta perché quelle persone hanno diritto di vivere. Allora, prima facciamo in modo che le Ong e l'Oim possano essere presenti e poi vedere come fare in altro modo, perché il diritto d'asilo non può essere sradicato perché non ci piace più, perché è ingombrante. Dobbiamo rimettere insieme i programmi di resettlement. Io penso che sia questo il metodo e penso che la nostra battaglia va fatta anche in Europa". E poi ancora: "Perché non esiste che il problema si scarichi sui Paesi esterni. Speriamo che la revisione di Dublino diventi centrale. Sviluppo umano significa accesso alla scuola, all'acqua e non solo sfruttamento della situazione da parte delle aziende. In Nigeria su 200 milioni di abitanti c'è una elite che detiene un potere e una ricchezza immensa".
Il Jobs Act
In questa legislatura "ci sono state riforme e politiche che non sono state di sinistra. Specialmente sulla questione del lavoro, la più divisiva. Si sono perse garanzie a favore del precariato e questo ha lasciato un segno profondo nel sentimento della sinistra. Sulle politiche del lavoro giovanile va messa in atto una politica aperta e veramente di sinistra", ha poi dichiarato la Boldrini. Che ha aggiunto: "Se penso che molti giovani attendono tutto il giorno un sms per lavorare, magari per un giorno al mese. Ma quale vita e quale futuro e quale democrazia, con questa prospettiva? La precarizzazione del lavoro ammazza le future generazioni e non può essere considerata una misura che fa parte del mercato. Dopo di che ci sono state anche cose che sono capaci di aggregare la sinistra. Le unioni civili, ad esempio. La legge sul caporalato, anche quello è stato un bel momento di vita istituzionale e politica".
Legge elettorale
La presidente della Camera ha poi parlato di legge elettorale: "Dobbiamo essere all'altezza del nostro ruolo. Il Capo dello Stato ci ha chiesto di occuparci della legge elettorale e spero si possa arrivare a una legge che vada a vantaggio del Paese perchè se andiamo con questa legge sarà complicato dare un governo al Paese. Come si fa a dire 'sia quel che sia? Dobbiamo dare una legge elettorale al Paese perchè sia considerato un partner solido. Ci sono diversi criteri e diverse prospettive. Non entro nel merito della legge elettorale che si sta discutendo, sarebbe improprio da parte mia. Quello che posso dire è che senza una legge elettorale il paese potrebbe rischiare di essere danneggiato. Per questo tutte le forze politiche devono fare uno sforzo perchè questo non accada. Se non riusciamo a fare una legge capace di non danneggiare il Paese noi saremo responsabili di questo. Mi aspetto una prova di responsabilità da tutti i partiti politici".
E sul suo
futuro politico la Boldrini ha spiegato: "Vorrei riuscire a fare dialogare il mondo della sinistra del nostro Paese. Vorrei prevalesse il senso di responsabilità. Ma la politica ha anche bisogno di idealità e di utopia".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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