Laura Boldrini entra a gamba tesa. Svestiti i panni da presidente della Camera, la pasionaria di Montecitorio si avventa sul parlamento imponendo la stepchild adoption. Gli articoli del ddl Cirinnà, che regolano l'adozione all'interno delle unioni civili e, quindi, delle coppie omosessuali, sono i più controversi. Trovano, infatti, resistenze anche all'interno del Partito democratico. Ma, all'indomani della manifestazione a sostegno delle unioni civili, la Boldrini si è schierata totalmente a favore della norma infrangendo ancora una volta il suo ruolo di terzietà.
"Quando il partner muore ed il figlio resta solo, il partner ha il dovere di occuparsi del figlio". Secondo la Boldrini, è "quasi naturale che questo dovere si traduca in un diritto". "Se è un dovere naturale perché non deve essere anche un diritto?", incalza il presidente della Camera schierandosi a favore della stepchild adoption. "Sarebbe grave il contrario: se il partner si disinteressasse di questo figlio e lo lasciasse al proprio destino - ha concluso - se è un dovere naturale perché non deve essere anche un diritto?". Parole pronunciate con un livore e una perentorietà che non si addicono certo alla terza carica dello Stato. Non è certo la prima volta che la presidenta scende in campo senza essere super partes. Le unioni civili, però, sono uno dei temi etici più spinosi. Tanto che ci si sarebbe aspettato un tatto maggiore da parte sua.
Le dichiarazioni della Boldrini hanno così scatenato le ire delle opposizioni. Per Massimiliano Fedriga, capigruppo della Lega Nord alla Camera, le continue prese di posizione del presidente della Camera, che entra a gamba tesa di continuo nei temi in discussione in parlamento, sono "inaccettabili". "Se l'arbitro è così di parte non è garantita in alcun modo l'imparzialità - tuona l'esponente del Carroccio - se pensa di continuare ad utilizzare la sua carica istituzionale per imporre le sua visione ideologica si sbaglia di grosso". Anche l'azzurro Lucio Malan non manca di polemizzare: "Scende in campo con una delle due squadre e sulle posizioni più estreme si sottopone alla dialettica delle parti". In Forza Italia non manca chi, come Maurizio Gasparri, teme gli stessi trucchetti possano essere adottati dal presidente del Senato Pietro Grasso.
"Chi si meraviglia della faziosità della Boldrini in materia di unioni civili forse viveva di illusioni - tuona Gasparri - perché cosa ci si può aspettare da chi ha già tante volte dimostrato spirito di parte più che animo da garante super partes? Attendiamo alla prova però soprattutto Grasso".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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