Boldrini contro le notizie false, Salvini contro la Boldrini e in mezzo una bufala. Anzi, più bufale. Quelle della Rete e quelle della politica. Oggi su Repubblica la presidente della Camera ha scritto una accorata lettera a Mark Zuckerberg, il fondatore e Ceo di Facebook per chiedergli "da che parte sta" nella lotta contro fake news e violenze (verbali) del web. La missiva del presidente, però, non è piaciuta al leader della Lega, che vede nella battaglia ideologioca della deputata di Sinistra Italiana un modo per chiudere la bocca ad una parte politica.
Ma andiamo con ordine. "Signor Zuckerberg, come molti sono preoccupata per il dilagare dell'odio nel discorso pubblico", ha scritto oggi la Boldrini, esprimendo a mr. Facebook il desiderio che questi si prenda la "responsabilità" di bloccare "l'odio" sui social network. Odio per cui il fondatore ha più volte detto non esserci spazio nel suo social, ma che "almeno in Italia, non è vero". A dimostrarlo, secondo la Boldrini, ci sarebbro i casi di Tiziana Cantone, le proteste di alcuni utenti per i commenti contro le donne pubblicati nei "gruppi chiusi" e gli insulti che la stessa Presidente ha ricevuto sulla sua pagina personale. Le richieste della Boldrini sono precise e le ha presentate a Richard Allan, vicepresident public policy del social network per l'area Europa-Medio Oriente-Africa: "Ad Allan ho avanzato tre proposte - ha scritto il vertice di Montecitorio -, due di natura tecnica. La terza riguarda l'apertura in Italia di un ufficio operativo per i 28 milioni di utenti che Facebook ha nel Paese. Le risposte giunte dopo due mesi sono evasive e generiche. A questo punto chiedo a lei, signor Zuckerberg: da che parte sta in questa battaglia di civiltà?"
A risponderle per le rime, però, ci ha pensato il
segretario del Carroccio, Matteo Salvini: "Boldrini scrive all'amministratore di Facebook: circolano troppo odio, razzismo e bufale. La bufala è che lei sia ancora pres. Camera". Oltre 18mila like.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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