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Boom di malattie sessuali: ritorna la sifilide ed è ancora allarme Hiv

Dalla metà degli anni '90 le infezioni sono raddoppiate. I medici: "Più sensibilizzazione"

Boom di malattie sessuali: ritorna la sifilide ed è ancora allarme Hiv

Roma - In Italia si registra una crescita impressionante delle Mts, malattie sessualmente trasmissibili. Un argomento ostico ma che non può essere ignorato di fronte ad un più 400 per cento dei casi di sifilide nel nostro paese dal 2000 ad oggi. In totale per questo tipo di infezioni sono 30.000 i nuovi casi ogni anno in Europa e circa 3.500 in Italia.

L'allarme è stato lanciato dagli esperti riuniti a Roma la scorsa settimana per il Congresso Adoi, l'associazione dei dermatologi ospedalieri.

«Qualsiasi rapporto vaginale, anale e orale non protetto tra partner non monogami è potenzialmente pericoloso per contrarre una Mst», afferma il professor Antonio Cristaudo, presidente del congresso, che segnala l'abbassamento della guardia rispetto al rischio di contrarre questo tipo di malattie, causa primaria del loro aumento esponenziale.

Per il professor Cristaudo stiamo assistendo anche «ad una minore percezione del rischio Hiv da parte della popolazione con più di 50 anni e anziana che riceve una diagnosi tardiva nei centri clinici addirittura nel 63 per cento dei casi contro il 47 dei più giovani e con segni di infezione avanzata».

L'insufficiente consapevolezza dell'esistenza di queste malattie si accompagna ad una sottostima del rischio. Ma gli esperti puntano il dito anche sull'assenza di campagne di sensibilizzazione ad hoc.

Gli agenti patogeni nel mirino degli scienziati sono più di 20: batteri, virus, funghi e parassiti che rendono i rapporti non protetti un serio rischio per la salute, come spiega Massimo Giuliani, dell'Istituto Dermatologico San Gallicano.

«L'aumento delle infezioni sessualmente trasmesse ci preoccupa non solo per le ripercussioni che queste hanno sul benessere del singolo individuo, sulla collettività e sui costi sociali che concentrano -sostiene Giuliani- ma anche perché questo aumento è la spia di un abbassamento della guardia e della percezione del rischio in alcune fasce più vulnerabili della popolazione».

Il rischio più temibile ancora una volta riguarda la diffusione dell'Hiv. «Oggi sappiamo che tutto questo sta sostenendo la circolazione dell'infezione da Hiv, facilitata dalle Mst. - prosegue Giuliani- I portatori di una Mst hanno un rischio aumentato tra le 2 e le 5 volte di contrarre a breve anche un'infezione da Hiv».

L'Organizzazione mondiale della sanità registra ogni anno l'impatto di quattro malattie sessuali tra le più diffuse (tra queste gonorrea, clamidia, papilloma). Un numero enorme 498,9 milioni di nuovi casi. Ovvero un milione e mezzo di persone che ogni giorno si ammala per una di queste patologie a livello mondiale.

«In Europa dalla metà degli anni '90 alcune malattie sessualmente trasmesse hanno trovato terreno fertile per espandersi, dopo un decennio di declino dei trend epidemiologici, soprattutto nelle grandi metropoli e in alcuni gruppi di popolazione maggiormente a rischio -prosegue Cristaudo- Una crescita amplificata dalla facilità degli incontri sessuali occasionali dovuta all'utilizzo di Internet e delle app».

Un caso particolare è quello del Linfogranuloma da Chlamidia che nell'ultimo decenno si è

ampiamente diffuso mentre prima era confinato in India, Est Asiatico e Sud America. Dal 2003, segnalano gli esperti, si è andato diffondendo in Europa prima nella comunità più a rischio di maschi omosessuali e poi tra gli etero.

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