Il senatur proprio non ce la fa. Umberto Bossi da Pontida passa in rassegna le falangi della nuova Lega sovranista e proprio non riesce a credere alla ricetta salviniana di un partito che supera le divisioni fra Nord e Sud per volgersi compatto contro Unione Europea e immigrati clandestini.
Lui, "l'Umberto", è rimasto attaccato alla Lega delle origini, quella con la parola "Nord" nel cuore e nel nome (che, a norma dello statuto, è rimasto inalterato), lo spadone dell'Alberto da Giussano e il solenne impegno a realizzare la secessione. In un'intervista al Corriere, Bossi confessa tutta la propria amarezza. "ho visto solo un sacco di gente interessata ad essere mantenuta", dice parlando di Pontida.
Il mantra è quello di sempre: per la difesa del Nord operoso e laborioso dal fardello di un Sud dipinto come scroccone e assistenzialista. "Parliamoci chiaro: non c'è una Regione del Sud che riesca a pagarsi la propria sanità. Cosa si vuole, che si continui a caricarla addosso alle regioni settentrionali?", tuona con parole che ricordano anni passati.
Bossi inoltre concede poca fiducia anche al progetto salviniano di un'alleanza europea fra partiti sovranisti: "Come potete pensare che francesi o tedeschi si facciano mettere il cappello in testa da noi italiani? Su dai, guardiamo in casa nostra e rispondiamo alla nostra gente. Quella del Nord, eh".
Con un monito finale a chi si esalta per i successi delle recenti elezioni amministrative e delle ultime elezioni politiche: "Se tutti i giorni fai una promessa e sollevi polveroni qualcuno
finisci per tirarlo dalla tua parte. Ma i cittadini mica sono stupidi. Oggi ti votano, domani ti voltano le spalle se non mantieni tutte le promesse che hai elargito". Il messaggio per Matteo Salvini è chiarissimo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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