Bugani striglia i 5S: "Ci siamo montati la testa, tutti vogliono fare i ministri"

Massimo Bugani critica i colleghi del Movimento: "Persone che 10 anni fa avevano paura, oggi vorrebbero fare i ministri. E se non diventano ministri si arrabbiano"

Bugani striglia i 5S: "Ci siamo montati la testa, tutti vogliono fare i ministri"

"Vi ricordate da dove siamo partiti? Vi ricordate chi eravamo? Vi ricordate l'emozione per il 3% in un Comune e un consigliere eletto? Il brivido vissuto? Davide contro Golia. Ora dobbiamo ammettere che ci siamo un po' montati la testa, un pochino si, dai, vogliamo tutti fare i ministri". Lo ha scritto sul suo profilo Facebook Massimo Bugani, ex vice capo della segreteria di Luigi Di Maio.

"Persone che 10 anni fa avevano paura di fare il consigliere comunale, o il candidato sindaco del piccolo paesino, oggi vorrebbero fare i ministri. E se non diventano ministri si arrabbiano", ha continuato Bugani, da qualche settimana nominato capo staff della sindaca di Roma Virginia Raggi.

Una critica feroce ai colleghi del Movimento nel giorno in cui la festa grillina, Italia 5 Stelle, apre i battenti a Napoli. "Ragazzi, ci stiamo prendendo troppo sul serio. Pensiamo troppo e sentiamo poco. Abbiamo smesso di ridere e perso molta ironia. Ironia e amore sono i due pilastri della vita e del MoVimento".

Bugani ha ripercorso poi la storia dei 5S. "Non avevamo armi, non avevamo soldi, non avevamo esperienza - ha scritto -. Calunniati, derisi, umiliati. Abbiamo combattuto con tutte le nostre forze per inseguire un sogno, per essere liberi, per fare del bene. Senza prendere fiato. Togliere i vitalizi e tagliare i parlamentari, mettere in galera i corrotti e dare un reddito di cittadinanza a chi aveva perso tutto, ci sembrano oggi cose normali solo perché noi ne parliamo da 15 anni, ma non c'è nulla di normale. E stata un'impresa titanica e l'abbiamo fatta noi. Uomini e donne semplici, persone comuni che si sono messe insieme. Tante persone. Tantissime".

Infine un invito a tutti

pentastellati a "sentire dentro ogni giorno quel brivido, quella emozione, perché noi, che piaccia o no, al netto di tutti i nostri errori e dei nostri limiti, abbiamo vinto la nostra Champions League".

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