Scontro tra Matteo Salvini e il premier Giuseppe Conte. Il titolare del Viminale ha annunciato una direttiva per chiudere i negozi di cannabis legale. Le parole del ministro Salvini sono state molto chiare: "Farò la guerra ai negozi di cannabis light". Subito dopo sono arrivate le parole del questore di Macerata, Antonio Pignataro che ha chiuso a Civitanova Marche due punti vendita: "Alle tante mamme che soffrono per i loro figli che fanno uso di cannabis avevo promesso che avrei chiuso tutti i negozi di Cannabis legale: oggi con la chiusura di questi altri due negozi, ho onorato la mia promessa". Salvini ha dunque rilanciato: "Ringrazio le forze dell'ordine e la magistratura perché è in corso la chiusura di tre cannabis shop a Macerata, Porto Recanati e Civitanova Marche". Il titolare del Viminale ha poi rincarato la dose lanciando una vera e propria "campagna" per chiudere i negozi che commercializzano la cannabis legale. "Da oggi comincia una guerra via per via, negozio per negozio, quartiere per quartiere, città per città - ha aggiunto -. Gli spacciatori non li voglio, la droga fa male. Meglio un uovo sbattuto. Spero che il modello Marche possa essere seguito da altre regioni italiane", ha affermato il titolare degli Interni.
Su questo fronte però si è scatenato un duello tutto interno all'esecutivo. Di Maio ha commentato così le parole di Salvini: "La lotta alla droga è come la pace nel mondo: la vogliamo tutti. Non vedo perchè si debbano creare tensioni nel governo per una cosa che noi sosteniamo. Il ministro Salvini vuole chiudere i negozi irregolari che vendono queste sostanze? Ben venga, perchè se sono irregolari non possono stare aperti.
Il tema è che oltre a fare questo, lo pregherei anche di chiudere, ad esempio, le piazze di spaccio della camorra, della mafia, perchè quando ci sono queste piazze di spaccio ci vanno di mezzo nelle loro guerre bambine di tre anni come a Napoli". Infine a chiudere il cerchio sono arrivate anche le parole di Conte: ""Cannabis light? Ho un'agenda molto fitta, questo non è all'ordine del giorno".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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