Il caso Orlandi si riapre. Trovate migliaia di ossa

Scoperte nelle due botole solo le tombe delle nobili tedesche. Via al lavoro di datazione

Il caso Orlandi si riapre. Trovate migliaia di ossa

Roma Caso Orlandi. Gli esperti negli ossari sotto le tombe delle principesse Sophie von Hohenlohe e Carlotta Federica di Meclenburgo - Schwerin, morte alla metà del 1800. I resti trovati ieri sotto le due botole appartengono alle nobili germaniche, misteriosamente sparite dai loro sarcofagi, oppure sono di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori? Di tutte e quattro o di nessuna di loro? Siamo davvero a una svolta sul mistero della scomparsa delle due 15enni, l'una a un mese di distanza dall'altra, nella primavera del 1983? Un caso dalle mille domande che ancora oggi non trovano risposta quello della figlia di Ercole Orlandi, commesso della prefettura pontificia, cittadina vaticana, e della figlia di un commerciante romano. Erano veramente testimoni scomode di squallidi festini organizzati all'ombra del Cupolone fra alti prelati e ragazzine come afferma Marco Accetti? Un teste, Accetti, giudicato non attendibile ma che giura di saperne più del diavolo su quanto accaduto fra Renatino de Pedis, monsignor Marcinkus, all'epoca presidente dello Ior, i Lupi Grigi e il denaro della Magliana portato da de Pedis al monsignore assieme all'altra supertestimone, Sabrina Minardi. Soldi, miliardi delle vecchie lire, riciclati dalle casse pontificie per finanziare i dissidenti polacchi cresciuti sotto la bandiera sindacale di Solidarnosc.

Emanuela e Mirella vengono uccise per aver visto troppo o sequestrate e usate come mezzo di scambio in una guerra interna allo Stato Vaticano? Uccise e sepolte all'interno del Collegio teutonico o «impastate» dalla malavita romana in una betoniera di Torvaianica? «Mai sequestrata» dice il proprietario Leonardo Bianco, nonostante la riapertura del caso dopo la testimonianza della Minardi. Di ricatti e di lotte intestine fra «correnti» ecclesiastiche, del resto, parla il fratello Pietro, che, assieme alla sorella Federica e a Maria Antonietta Gregori, non si è mai arreso e ancora oggi spera di trovare almeno dei resti su cui piangere. «In Vaticano ci sono due anime - dice Pietro Orlandi - Una che lavora per arrivare alla verità e una più oscura, che sfrutta il caso per ricattare qualcuno e gettare fango sulla Santa Sede. Una faida interna».

Le ossa rinvenute ieri mattina appartengono a defunti «datati», o potrebbero essere compatibili con le due 15enni? A fare una prima valutazione sui resti il professor Arcudi, responsabile dell'Istituto di Medicina Legale di Tor Vergata che, assieme al perito della famiglia Orlandi, il genetista Giorgio Portera, e al loro legale, Laura Sgrò, ha partecipato all'estumulazione delle ossa nel cimitero teutonico. Le migliaia di resti appartenenti a decine di trapassati verranno analizzate morfologicamente la prossima settimana. «Ci sono ossa lunghe, piccole, alcune frammentate. Sono ammucchiate in una cavità di qualche metro cubo. Non ci aspettavamo così tante ossa» commenta Portera al termine delle operazioni di scavo.

Che questa volta sia quella decisiva per mettere la parola fine sulla scomparsa delle due ragazzine lo sperano sia i familiari sia i loro sostenitori, gli attivisti della pagina Facebook per Emanuela, ieri in piazza del Sant'Uffizio.

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