Scontro aperto tra Roberto Saviano e il ministro degli Interni, Matteo Salvini. Il titolare del Viminale ha spiegato in mattinata che il Ministero valuterà la situazione di Saviano riguardo alla sua scorta e lo farà con gli organi competenti. "Sulla scorta allo scrittore Roberto Saviano saranno le istituzioni competenti a valutare se corra qualche rischio, anche perchè mi pare che passi molto tempo all’estero. Valuteranno come si spendono i soldi degli italiani. Gli mando un bacione", ha affermato Salvini. Parole, le sue, che hanno immediatamente scatenato la reazione della sinistra con Bodlrini e Grasso che hanno critica le dichiarazioni del ministro. Lo stesso leader del Carroccio ha poi precisato la sua posizione: "Non spetta a me questa scelta. Chi di competenza valuterà, dico solo che, slegato dalla fattispecie singola, l’Italia ha il record europeo dei servizi di scorta e vigilanza".
Ma nel pomeriggio è stato proprio Saviano a rompere il silenzio e a rispondere a Salvini con un lungo post su Facebook in cui chiama Salvini "Ministro della malavita": "Vivere sotto scorta è una tragedia e l'Italia è il Paese occidentale con più giornalisti sotto scorta perché ha le organizzazioni criminali più potenti e pericolose del mondo. Eppure, nonostante questo, invece di liberare dai rischi i giornalisti sotto protezione, Matteo Salvini, ministro degli Interni, li minaccia".
Poi l'autore di "Gomorra" parla dell'elezione di Salvini in Calabria e aggiunge: "Vivere sotto scorta è una tragedia e l'Italia è il Paese occidentale con più giornalisti sotto scorta perché ha le organizzazioni criminali più potenti e pericolose del mondo. Eppure, nonostante questo, invece di liberare dai rischi i giornalisti sotto protezione, Matteo Salvini, ministro degli Interni, li minaccia". Poi lo scrittore critica il titolare del Viminale e va all'attacco della Lega: "Matteo Salvini è alla costante ricerca di un diversivo e attacca i migranti, i Rom e poi me perché è a capo di un partito di ladri".
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