Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, è arrivato a Palazzo Chigi per il previsto incontro con il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Al centro dei colloqui, la messa a punto del patto del Nazareno, con le riforme e, soprattutto, le modifiche all’Italicum. Messa in cassaforte la riforma del Senato, adesso Renzi punta deciso sulla legge elettorale, che da settembre riprenderà il cammino a Palazzo Madama. Dal canto suo, Berlusconi intende ribadire di essere l'interlocutore più affidabile e privilegiato. La riunione non sarà decisiva, perché i tempi sono ancora lunghi, ma servirà soprattutto per chiarire definitivamente i punti di incontro in merito alle modifiche da apportare alla legge.
Sul tavolo anche il nodo delle preferenze. L'intenzione sarebbe quella di aprire alla possibilità di modificare le soglie della legge elettorale, ma frenare sull'introduzione delle preferenze, un tema su cui è forte il pressing dei piccoli partitini che temono di scomparire, Ncd di Angelino Alfano in primis. Tra le ipotesi al vaglio l'introduzione delle preferenze, ma con il capolista bloccato, l'innalzamento della soglia al 40% per evitare il ballottaggio e la diminuzione al 4% della soglia sbarramento per i partiti. Il faccia a faccia è durato quasi tre ore. Silvio Berlusconi ha lasciato la sede del governo in macchina, accompagnato da Gianni Letta.
Il vicesegretario nazionale del Pd, Lorenzo Guerini, ha detto al termine dell'incontro che "si è stabilita la possibilità di modifiche" alle soglie di accesso, che "saranno oggetto di un ampio confronto".
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