La Cei si schiera contro i governatori del centrodestra. Lo fa apertamente e con un attacco violentissimo a Lega Nord e Forza Italia. Lo fa per bocca del segretario generale dei vescovi, Nunzio Galantino, e facendo i nomi di Luca Zaia, Roberto Maroni e Giovanni Toti. Lo fa mettendo all'indice i tre presidenti di Regione che hanno detto basta al buonismo dell'accoglienza e con una asprezza che ricorda le invettive che tributavavo ai governi Berlusconi. "Le parole dei governatori di alcune regioni italiani in tema di immigrazione - è l’opinione del vescovo Nunzio Galantino - danneggiano l’Italia".
"Ora ci si è messo anche il presidente della Liguria, pare", ha detto Galantino a margine di un incontro sui beni culturali al quale ha partecipato a Expo, commentando le posizioni di Toti, Maroni e Zaia, che si sono apposti al diktat del ministro dell'Interno Angelino Alfano che vuole riversare nel Nord Italia altri 5mila disperati da ospitare in edifici pubblici e con soldi pubblici. "Noi non pensiamo, noi facciamo - ha tuonato Galantino - mi sembra sia sotto gli occhi di tutti il tipo di lavoro che si sta facendo nelle periferie per accogliere gli immigrati, perchè molto spesso è con troppa superficialità che si mettono insieme immigrati con delinquenti, immigrati con clandestini". Il segretario generale della Cei ha invitato i tre governatori a "chiamare le cose e le persone per nome".
"Bisogna cominciare anche a capire come da questi comportamenti esca fuori un’immagine dell’Italia che non è bella - ha, poi, concluso - penso che quello dei numeri degli immigrati sia un problema secondario, bisogna invece trovare un accordo sull’atteggiamento di fondo. Quando si comincia a dare i numeri, in tutti i sensi, vuol dire che c’è altro dietro".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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