I numeri di tutti gli Istituti di sondaggi evidenziano percentuali simili, o con lievi differenze, che fotografano una realtà politica confermata anche dalle recenti elezioni regionali in Abruzzo e Sardegna. Altro mini test sarà quello di fine mese in Basilicata ed anche qui l’esito potrebbe esser simile pur se le intenzioni di voto rilevate da Bidimedia darebbero un testa a testa tra Movimento Cinque Stelle e Centrodestra e con un leggero vantaggio di quest’ultimo. I primi conseguirebbero il 33.5% contro un 34.4 dei secondi (centrosinistra invece fermo al 22.8%) pur se potrebbero fare la differenza, come i dati che vedremo anche successivamente, i nomi dei candidati perché, come spiegano gli autori del sondaggio, queste sono le intenzioni di voto e non rappresentano una fotografia statistica in base a candidati e liste in corsa. Conferma di ciò anche i numeri rilevati per la Sardegna ( centrodestra 40.1%, centrosinistra 19.2 e Movimento Cinque Stelle 31%) e per Abruzzo (45.3%, 18.6% e 29.1%) che segnano comunque la vittoria per il centrodestra pur se con percentuali diverse rispetto a quelle ottenute ed avvalorate dalla corsa dei partiti. Continuando la radiografia delle intenzioni di voto regione per regione è il Sud che volta le spalle ai grillini rispetto ad un anno fa. In Sicilia il centrodestra sarebbe al 41.7, il centrosinistra al 15.1 ed i pentastellati al 37.2 così come in Calabria (41.9%, 18.5% e 32.4%); Puglia (cd 42%, cs 17.8 e 5s 33.6%); Molise (39.4%, 20.1 e 33.9%). Per il Sud i Cinque Stelle avrebbero la meglio, anche se con una differenza minima, solo in Campania dove sarebbero al 38.1% contro un 37.4 del centrodestra ed un crollo del centrosinistra al 18.2% pur con il “battagliero” Presidente della Regione, De Luca. Lazio indiscutibilmente appannaggio centrodestra con il 44.5% malgrado il Governatore Zingaretti, da qualche giorno anche leader del Pd, ma con una coalizione ferma al 24% e con un testa a testa con i grillini al 23.1%.
Le Marche darebbero il 41.8% alla coalizione a trazione Salvini ed uno 0.1% sarebbe la differenza tra centrosinistra (25.2%) e M5S (25.3%). La musica non cambia nelle “Regioni Rosse”: Umbria (cd 44.8%, cs 28% e 5s 18.1%); Toscana (39.6%, 34.9, 15.8%) ed Emilia Romagna con un’intenzione di voto del 40.8% per il centrodestra, un 32.3% per il centrosinistra ed un 18.2% per i pentastellati. Poi il blocco di regioni senza dubbi per un eventuale esito elettorale e con un centrodestra nettamente sopra il 50%: Lombardia (cd 57%, cs 25.3% e 5s 12.5%), Veneto (57.3%, 20.4% e 15.1%); Friuli Venezia Giulia (52%, 23.5% e 15.5%); Piemonte (51%, 26.3% e 17%). Sempre appannaggio del centrodestra la Liguria con il 47.5% , il centrosinistra con un 25.4 ed il Mov 5 Stelle al 20.2% e la Valle d’Aosta con le tre “coalizioni” rispettivamente al 35.3%, 21% e 14.1. Sarebbe l’unica rossa, la regione Trentino Alto Adige con il centrosinistra al 43.9, il centrodestra al 37.4% ed i grillini all’11.4%. La media nazionale, per Bidimedia, segna il sorpasso del centrosinistra (23.9%) sui pentastellati (22.7%) ed un 46.4% in favore della coalizione Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Stessa configurazione viene data dai sondaggi di Masia pubblicati oggi durante la trasmissione di Rai 3 Agorà. Centrodestra al 46.8% (Lega 31.2, Forza Italia 10.2%, Fratelli d’Italia 4.
8% e Noi con l’Italia 0.6%); Centrosinistra 26.9% (Pd 19.3%, + Europa 3.1% ed altri di cs 4.5%); fuori dall’alleanza Potere al Popolo con un 1.4% e terzo, dopo le due tradizionali coalizioni, il Movimento Cinque Stelle con il 23.2%.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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