Mirko Toller ha 13 anni e nel suo paese, Segonzano (Trento), è diventato un mito. Lui, insieme con Checco Zalone, è il protagonista del nuovo spot di «Famiglie SMA», l'associazione dei genitori di bambini affetti da atrofia muscolare spinale: una patologia che provoca la paralisi dei muscoli, ma verso la quale i malati - grazie alla recente sperimentazione della molecola della Biogen - possono ora guardare con più ottimismo. Ma Mirko ha optato per una «cura» che va anche oltre l'ottimismo, puntando direttamente sull'ironia. Anzi, di più: sulla risata a squarciagola; del resto, con un «partner» come Checco Zalone, non poteva che finire così. Un capovolgimento di ruoli dove l'amarezza del cinismo si sostituisce alla retorica del pietismo: l'«handicappato» diventa il «torturatore» dell'italiano medio (mediamente «stronzo», e quindi ancor più mediamente «normale»). Lo spot in tv è partito appena da due giorni, ma già oggi è sulla bocca di tutti. Mirko&Checco è la nuova coppia che, a colpi di battute, vuole battere i pregiudizi della disabilità. E, pare, ci stia riuscendo.
Mirko, che tipo è Checco Zalone (all'anagrafe Luca Pasquale Medici)?
«Prima di conoscere lui, non mi ero mai divertito tanto».
Qual è la prima cosa che ti ha detto Checco quando vi siete incontrati sul set?
«Ma tu vieni giù dalla montagna?. Lo ha detto con un tono e una faccia che io e mia sorella Linda siamo scoppiati a ridere, e da quel momento non abbiamo più smesso».
Come è avvenuta la tua trasformazione in «attore»?
«Io vivo su una carrozzina. Quando ho saputo che Famiglie SMA stava organizzando il nuovo spot, mi sono fatto avanti».
E cosa è accaduto?
«Mi hanno chiesto un provino: dovevo simulare una reazione al fatto che una persona avesse parcheggiato l'auto occupando il mio parcheggio riservato. Quando mi è stato chiesto mi sono messo all'opera all'istante insieme a mia sorella».
Ma è vero che avete messo in piedi una serie di sketch su Youtube?
«Sì. Il Mirko & Linda Show».
Di che si tratta?
«Gag, musica e chiacchiere varie».
Tu e Linda non soffrite certo di timidezza.
«Davanti alla telecamera mi diverto e sono spontaneo».
Sarà per questo che Checco ti ha scelto.
«Quando mia madre è venuta a prendermi a scuola dicendomi: Mirko, ti hanno preso per lo spot mi sono sentito felice».
Qual è la tua squadra del cuore?
«Il Milan».
Il giocatore preferito?
«Bacca».
Berlusconi ha fatto bene a vendere il Milan ai cinesi?
«Sì, perché i soldi erano finiti...».
Montella ti piace come allenatore?
«È una brava persona».
Chi vincerà il campionato?
«La Juve, ma il Milan andrà in Champions».
Torniamo a «tuo» spot. Non pensi che uno spot così controcorrente possa essere frainteso dalla gente?
«Frainteso in che senso?»
Che qualcuno lo ritenga «offensivo» per i malati.
«Credo di no. L'ironia è una cosa bellissima».
Sul set il regista era esigente?
«Una scena l'ho ripetuta per tre ore».
Quale?
«Quella dove sbattevo contro una macchina».
Qual è il film di Zalone che ti è piaciuto di più?
«Quo Vado?».
Perché?
«È la storia di un ragazzo che realizza i suoi sogni. Spero capiti anche a me».
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