Inizia come peggio non potrebbe, la settimana di Virginia Raggi. Leggendo i giornali questa mattina sul tavolo della colazione, il sindaco di Roma avrà scoperto, aprendo il Messaggero, del documento che potrebbe metterla nei guai: la circolare che pone le premesse per l'aumento di stipendio per Renato Marra nell'ambito della sua nomina a capo del Dipartimento turismo del Campidoglio.
Una nomina per cui la Raggi è indagata dal 24 gennaio scorso. E che ora, nonostante la calma apparente professata in pubblico, potrebbe costarle carissima.
Secondo il documento pubblicato dal quotidiano capitolino, il 19 ottobre scorso l'ex vicecapo di gabinetto del sindaco Raffaele Marra avrebbe invitato "tutti i dirigenti che volessero candidarsi a incarichi dirigenziali apicali e subapicali" a "inviare i curricula alla segreteria del suo Dipartimento entro una settimana". E tali incarichi sarebbero stati accessibili, si specifica, "anche ai dirigenti dell'Avvocatura capitolina e al corpo di polizia locale". Da cui, guarda caso, proveniva anche il fratello Renato, poi promosso a numero uno del Turismo in Comune.
Ma non è tutto. Perché nella circolare che potrebbe inguaiare il primo cittadino si spiega anche che "il presente interpello ha natura esplorativa e non comparativa". Il che, secondo la ricostruzione del Messaggero, escluderebbe la comparazione dei curricula, in violazione del regolamento comunale.
Ora, poiché nell'ambito dell'abuso di ufficio i pm contestano alla Raggi di aver procurato un indebito vantaggio a Renato Marra, la posizione del sindaco potrebbe complicarsi. Il sindaco non potrà più sostenere di non esser stata a conoscenza di tali vantaggi, dal momento che tra i destinatari della circolare del 19 ottobre compariva anche lei.
E
Raffaele Marra, dal carcere, sarebbe pronto a fare nuove rivelazioni. Questa settimana dovrebbe rispondere alle domande dei pm. E le sue rivelazioni si preannunciano decisive per il futuro - politico e non - di Virginia Raggi.
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