Il Comune lo aiutò, lui restituisce i soldi

L'ex povero ha versato con gli interessi 20 mila euro ai servizi sociali

Il Comune lo aiutò, lui restituisce i soldi

Quasi una favola di Natale. Ma invece reale, soprattutto esemplare, in questo Paese in cui ci siamo assuefatti a troppi furbi e furbetti.Questa è la storia di un uomo, con la «U» maiuscola. Una persona caduta in disgrazia, malata e senza denari. Ma capace di rinascere e dimostrare cosa significhi la parola dignità. Qualche anno fa aveva ricevuto aiuto dai Servizi sociali del Comune di Carpi e ora, alla soglia dei 60 anni, ha deciso di restituire, a rate, la cifra che gli era stata «regalata»: 20mila euro.

A metà 2014 - come racconta la «Gazzetta di Modena» - l'uomo aveva già inviato una lettera al Comune ringraziandolo per gli aiuti ottenuti «in un momento buio della vita». Ma «adesso che ho risolto i miei problemi economici voglio restituirvi tutto quello che mi avete concesso. Fatemi avere le vostre coordinate bancarie e ogni mese vi accrediterò mille euro fino ad arrivare alla somma di 20.000 euro». Così sono cominciati i pagamenti, l'ultima rata è sta saldata a dicembre. Secondo i conteggi effettuati nei giorni scorsi dall'Economato di palazzo Scacchetti, il generoso ex povero ha addirittura versano una somma maggiorata, insomma con gli «interessi», maturati nel tempo.

A quel punto è stata l'Amministrazione comunale a inviare al concittadino- di cui non sono state rese note le generalità- una lettera «in cui - spiega l'assessore al Bilancio e agli affari generali, Cesare Galantini - lo abbiamo ringraziato sia a nome dell'istituzione, sia a nome di tutta la comunità cittadina. Io personalmente non ho mai sentito un caso simile, cioè qualcuno che si sente in dovere morale di restituire quello che ha ricevuto dal Comune. Il suo è un bell'esempio di civismo. Questo gesto, secondo me, è l'espressione migliore della vicinanza che c'è tra il Comune e i residenti.

Si tratta di una vicenda che dimostra concretamente quanto sia importante per una comunità la condivisione».Cosa aggiungere? Forse che sarebbe utile candidarlo per qualche poltrona pubblica. Lì, dove ladri e usurpatori, non perdono mai il posto.

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